L’Italia si avvicina a Euro 2012 ancora con troppi dubbi nella testa
Era l'ultimo appello prima dei prossimi Europei 2012 da giocarsi tra Polonia e Ukraina il prossimo giugno ed è stato fallito dalla nazionale italiana di Cesare Prandelli. Contro gli Stati Uniti (che hanno esultato per una vittoria storica per 1-0 con rete decisiva di Dempsey) si è vista una squadra ancora troppo lontana da quella che aveva fatto impensierire tutti nelle gare di qualificazione e che dovrebbe impensierire le solite favorite della kermesse continentale: la Spagna, la Francia e la Germania su tutte.
Ma cos'è successo nello stadio di Marassi? In una cornice di spettacolo e gioia, dopo l'ultima apparizione azzurra in quella sera di Italia-Serbia, sospesa per le intemperanze dei tifosi ospiti capitanati dall'oramai tristemente famoso Igor Bogdanov (nell'ottobre 2010) c'erano i presupposti per far bene in quella che era l'ultima amichevole sulla strada verso l'Europeo.
E invece, l'Italia è inciampata malamente, qausi a sorpresa per chi voleva riveder il vecchio spirito ‘pugnandi‘ e la voglia di far bene al di là di problemi reali e contingenti come le numerose assenze e un ‘undici' rivoluzionato nei nomi e nei ruoli. E' stato, soprattutto per Prandelli, un test probante in cui non ha lesinato esperimenti su cui dovrà meditare a lungo.
In primis il ruolo di Thiago Motta da trequartista davanti ad Andrea Pirlo in una linea verticale che avrebbe dovuto ricreare le giocate e l'estro che l'ex rossonero aveva dimostrato nel Milan nei tempi in cui con quello schema, esaltava le qualità tecniche di un certo Kakà. Ma Thiago Motta non è il brasiliano e quello non è il suo ruolo. Anzi, il centrocampista oggi al PSG potrebbe addirittura essere considerato un vice-Pirlo nella posizione centrale davanti alla difesa, non certo dietro alle punte. E lo stesso Pirlo non può scambiarsi di ruolo con Thiago Motta, inventandosi trequartista – motivo per cui ha lasciato il Milan e il novo progetto tattico di Allegri.
Un problema non da poco per un reparto che ha tantissima qualità e un potenziale offensivo incredibile (Marchisio 6 reti in campionato, Nocerino 8 gol) che però dev'essere supportato da fosforo e sagacia tattica di prima qualità. Ieri sera in Italia-USA 0-1, in panchina c'erano De Rossi e Montolivo, due giocatori da cui difficilmente si potrà prescindere quando i risultati conteranno. E proprio nel reparto in cui Prandelli credeva di aver trovato la quadratura del cerchio, oggi veleggiano un po' di nubi che dovranno essere diradate il prima possibile, decidendo chi saranno i titolari e chi le seconde scelte con ruoli ben definiti da subito.
Altro punto su cui riflettere. Se il neo titolare Ogbonna ha stupefatto per personalità e concentrazione risultando tra i migliori in generale e il migliore in assoluto nel reparto difensivo, bisogna capire del perchè nel loro ex Stadio, sia Maggio che Criscito non abbiano avuto mai la capacità di spingere sulle fasce come da sempre il gioco del CT richiede. E se la gara di ieri sera pretendeva delle risposte, una è arrivata proprio in difesa: all'Europeo non si potrà prescindere dalla coppia centrale Chiellini-Barzagli.
Il mancato appoggio offensivo che non è arrivato dal reparto arretrato ha messo in difficoltà anche l'attacco che ha visto in Giovinco e Matri una coppia ‘non' gol. Buoni i movimenti, perfetti – sulla carta – le qualità dei due giocatori che, per fisico e caratteristiche, ben si sposano. Eppure, è mancato qualcosa: la rete, appunto. Era un'occasione imperdibile soprattutto per il bianconero ma è stata fallita.
Così è ritornato il pensiero a SuperMario Balotelli e alla sua assenza dal campo. E' lui il giocatore cui bisognerà affidare le chiavi dell'attacco, al fianco dell'altro ‘piccolino‘ Giovinco perchè gli schemi del CT non riescono a prescindere da bomber dal formato ‘tascabile‘.
Non a caso, la presenza di Borini fino all'altro ieri in Under21, ha confermato la volontà di gestire al meglio un reparto offensivo brevilineo, veloce e imprevedibile per garantire le incursioni di centrocampisti e difensori.
Un progetto tattico che non si è visto contro gli USA, malgrado Prandelli abbia comunque visto il bicchiere mezzo pieno, riscontrando uno ‘spirito' e un approccio giusti:
E' stata una sconfitta immeritata, ma con questo spirito faremo un grande europeo. La squadra mi è piaciuta, ha spirito e voglia di superare le difficoltà. Giovinco e Borini? Giovinco si è impegnato, ha fatto buone cose, Borini ha grinta, personalità, è un giovane interessante. Se sono preoccupato? Assolutamente no. Ho tratto tante considerazioni che mi saranno utili all'Europeo. Parlo di giocatori, di ruoli, di scelte. Preferisco analizzare anche la sconfitta con serenità, cercando di prendere il meglio. Di sicuro, non posso rimproverare alla squadra di aver snobbato l'avversario
A fine gara ha parlato anche il capitano azzurro, Gigi Buffon, al centro delle polemiche, ma autore di una buona prestazione, la 113a in maglia azzurra, superando il mito Zoff, oggi 70enne. Anche la sua analasi lascia grandi speranze di miglioramento in vista di Euro2012: "Preoccuparci è troppo, ma non ci fa piacere aver perso queste due ultime gare anche se a distanza di 3-4 mesi l'una dall'altra. Questi due risultati negativi stoppano una striscia positiva di risultati e prestazioni, anche se oggi il punteggio è stato immeritato, il pari forse sarebbe stato più giusto".
Le gare migliori sono state quelle quando ci sono stati punti in palio o quando si gioca in trasferta in posti caldi come la Polonia in cui c'era grande attesa e grande pubblico. Questo ci deva fare ben sperare
Insieme a Buffon hanno parlato anche altri due protagonisti della difesa azzurra, il veterano Giorgio Chiellini e l'ultimo arrivato l'esordiente dal primo minuto Angelo Ogbonna. "Non siamo contenti di aver perso questa gara e neppure la precedente con l'Uruguay – ha detto il bianconero – ma questo non scalfisce le nostre certezze, quelle di un progetto portato avanti da due anni. Sono stati fatti dei cambi, c'era in campo tanta gente giovane che sarà il futuro della Nazionale. Ci girano le scatole per aver perso, ma andiamo avanti convinti di poter fare un grande Europeo". Dello stesso parere il giovane compagno di reparto, difensore granata:
Credo che la squadra funzioni, loro hanno fatto due tiri in porta e hanno fatto un gol, noi ci abbiamo creduto fino alla fine, ma non siamo stati fortunati
Thiago Motta era al centro dell'interesse generale, in una serata che avrebbe dovuto dare risposte importanti a centrocampo. In parte, ha deluso le aspettative ma le ‘sensazioni' sono state tutt'altro che negative: "Ho una grande fiducia nel gruppo, sono convinto che faremo un grande Europeo. Possiamo migliorare e arrivare all'appuntamento al 100%.
Il mio ruolo è più indietro, ma anche lì ho giocato comodo e mi sento privilegiato per il fatto di poter giocare. Certo non sono soddisfatto, lo sarei stato se il risultato fosse stato diverso
Infine, l'attacco dove, oltre ai già ‘navigati' in maglia azzurra Giovinco e Matri, si è visto un volto nuovo, fino ad ieri titolare dell'Under 21 di Ciro Ferrara: Fabio Borini, fresco convocato e ultimo gioiello offensivo uscito dal cilindro di Luis Enrique a Roma e che sta dimostrando di valere un posto ai prossimi Europei, complici anche le forzate assenze di Giuseppe Rossi e Cassano: "E' stata una grande emozione, fanno piacere le parole del mister, ho dato tutto e nono del tutto contento, potevo fare anche gol ma magari sono stato tradito da un po' di emozione. Non è mai facile entrare a gara in corso".
A proposito di ‘Pepito' e ‘FantAntonio': quanto servono realmente a quest'Italia?