L’input di Conte: “Italia, niente figure. Altrimenti sai che rottura di scatole”
Se qualcuno si aspettava un commissario tecnico sereno, dopo la qualificazione già conquistata grazie alle vittorie su Belgio e Svezia, è meglio che si ricreda. A poche ore dalla sfida degli Azzurri contro l'Irlanda, infatti, Antonio Conte si è presentato in sala stampa con il volto dei giorni migliori: ovvero quello solitamente ha nei momenti che precedono una battaglia importante. L'allenatore salentino, dopo Montpellier, si è preso la scena anche nel ritiro di Lille dove ha incontrato i giornalisti (dopo il sopralluogo sul campo di gioco dello "Stade Pierre Mauroy") per parlare di quella che per gli irlandesi è la partita della vita: "Questa per me non è una vigilia alla camomilla – ha esordito Antonio Conte – Non è una partita inutile e voglio avere delle risposte da chi andrà in campo. Voglio evitare brutte figure, altrimenti arrivano rotture di scatole. Ecco perché sono più antipatico del solito".
Champagne al bando
Dopo aver rinnovato, in maniera decisa, l'invito a vestire l'azzurro ("La maglia va indossata a prescindere. Se si è orgogliosi del proprio paese, la metti, altrimenti no"), Antonio Conte ha raffreddato l'entusiasmo dei tifosi italiani e anche di qualche giornalista fin troppo ottimista: "Qui c'è qualcuno che già sta stappando champagne – ha osservato il mister – Ma dobbiamo essere consci dei nostri mezzi. I nostri pregi possono essere tanti, così come i nostri difetti. Bisogna essere umili, l'umiltà fa parte dell'intelligenza. L’Irlanda è tosta e fisica, e anche se abbiamo gli ottavi in tasca non c’entra assolutamente nulla, dobbiamo guardare gara per gara. Abbiamo intrapreso la strada giusta nel modo giusto, ma questo non ci deve mai far perdere l'obiettivo. Saremmo degli stolti a cadere in un tranello del genere. A casa mia si dice: "Come ti alzano così ti abbassano".
