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L’Inghilterra ha pareggiato con la Polonia per colpa dei sonniferi

Il pareggio tra Polonia e Inghilterra, match valido per le Qualificazioni ai Mondiali 2014, è stato figlio delle pasticche caffeine e dei sonniferi dati ai calciatori inglesi.
A cura di Alessio Morra
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i calciatori inglesi in polonia prima hanno preso pasticche di caffeina poi sonniferi

I tabloid inglesi, quando possono, sguazzano sempre sulle difficoltà delle grandi squadre, nazionale inclusa. Roy Hodgson finora non ha mai perso da allenatore dell’Inghilterra. Così, i tabloid devono andare a cercare notizie particolari, o almeno curiose. Questa volta i giornalisti inglesi non hanno dovuto faticare perché lo staff medico della nazionale di Sua Maestà ha confezionato una succosa notizia. Martedì Rooney e soci dovevano giocare in Polonia un match fondamentale per le Qualificazioni ai Mondiali 2014. Lo staff di Hodgson credeva che i calciatori avrebbero potuto avere problemi di attenzione. Così prima della partita molti calciatori hanno preso delle pasticche di caffeina, come ha confermato Glen Johnson al ‘Telegraph’. Il match con la Polonia, però, quella sera non si è giocato. Perché lo stadio di Varsavia, costruito un anno fa e costato più di 150 milioni di euro, non ha retto ad una pesantissima pioggia. L’incontro è stato posticipo più di una volta, poi le due federazioni hanno deciso che si sarebbe giocato il giorno successivo. Al rientro in albergo i calciatori di Hodgson non potevano dormire e ciondolavano nelle proprie stanze. Così per neutralizzare le pasticche di caffeina diversi giocatori hanno chiesto ai medici della nazionale un sonnifero. Purtroppo per loro la partita, mercoledì, si è giocata di pomeriggio. Rooney nel primo tempo porta in vantaggio gli inglesi. Nella ripresa c’è solo una squadra in campo: la Polonia, che pareggia con Glik. Il calo dell’Inghilterra nel secondo tempo è stato evidente. Hodgson ha commentato così la partita della sua squadra:

Ho avuto l’impressione che la mia squadra fosse poco tonica e vivace. Non so a cosa sia dovuto, so soltanto che certe volte capita.”

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