L’Inghilterra è fuori ma alla Premier va il primato dei calciatori a Euro 2016
L'Inghilterra sarà anche uscita dall'Europa prima e dall'Europeo dopo, ma a conti fatti il calcio inglese la fa ancora da padrone. In attesa di capire cosa accadrà alla Premier League con la "trasformazione" (che comunque non è immediata) dello status di "comunitario" ad "extracomunitario" di tutto il resto d'Europa (e viceversa, anche gli inglesi diventeranno "extracomunitari" per il resto dell'Unione), una piccola rivincita il calcio inglese se l'è già presa: la Premier League detiene il record di calciatori presenti agli ottavi di finale dell'Europeo di Francia 2016.
Ne sono rimasti, ormai, appena 184 dei 552 calciatori partiti alla volta della Francia: di questi 184, ben 45 giocano in Premier League, mentre altri 6 militano nella Championship inglese ed addirittura due nella Football League One, l'equivalente d'Oltremanica della nostra Serie C. Dietro alla Premier League c'è la nostra Serie A, che conta 30 calciatori ai quarti: ma è puro caso che l'Inghilterra, che i suoi 23 convocati se li era trovati tutti e 23 nel cortile di casa. Se fosse passata la Nazionale inglese, insomma, ci sarebbero stati ben 75 calciatori dall'Inghilterra, di cui 67 dalla Premier, ai quarti di finale: quasi la metà dei 184 arrivati a giocarsi l'accesso alle semifinali.
Brexit o no, insomma, per adesso il calcio inglese "regge" l'urto. Ma era facile supporlo, perché un referendum di tale importanza non poteva stravolgere tutto e tutti dalla sera alla mattina. Gli effetti si vedranno però su lungo termine, e forse già dalla prossima finestra di mercato. La mobilità dei calciatori potrebbe giocare brutti scherzi alla Premier, che ha un'altissima percentuale di calciatori stranieri nel proprio campionato. Molti dei quali, perso lo status di comunitario, potrebbero anche decidere di andare via, magari nel proprio paese d'origine. Almeno per quanto riguarda i campionati "top". Non tutte, infatti, puntano sui campionati locali per formare le proprie selezioni: l'Islanda, ad esempio, conta su 23 calciatori che giocano tutti all'estero. Non va meglio al Belgio, che ne ha 19, così come la Francia ne ha 17, il Portogallo 15 e la Polonia 13. Non male anche il dato riguardante Germania ed Italia, rispettivamente con 9 e 5 calciatori che militano all'estero.