L’incredibile storia di Vukusic: ha giocato per anni con un solo polmone funzionante

Incredibile come possa accadere ancora, mentre siamo nel Terzo Millennio, esistono sofisticate apparecchiature mediche, staff professionali con luminari in ogni campo scientifico, controlli continui e totali sui calciatori, monitorati prima, durante e dopo ogni sforzo atletico sia durante la settimana per gli allenamenti, sia per le gare ufficiali. Eppure, per Ante Vukusic il mondo del calcio non è stato così attento e premuroso come avrebbe dovuto. Lasciandolo giocare per anni con un solo polmone funzionante e – soprattutto – senza riusce a diagnosticare il motivo reale delle sue difficoltà nell'esprimere tutta la propria potenzialità e i troppo lunghi tempi di recupero dopo ogni minimo sforzo.
Brutta figura – L'incredibile storia ha visto il nostro campionato e il Pescara tristi protagonisti. Dal 2012 al 2014, infatti, l'attaccante ha militato nel Pescara, giocando poi in prestito anche in Svizzera e Belgio, dove nessuno si è accorto di nulla. Ante Vukusic, che attualmente in forza al Tosno, club russo appena promosso in Prem’er-Liga, intervistato da ‘Sportske novosti’ ha rivelato un inquietante retroscena che lo ha riguardato.
Un solo polmone – Finalmente hanno capito la reale natura dei suoi problemi di salute che lo hanno condizionato quando vestiva la maglia degli abruzzesi, mai in grado di dargli una diagnosi definitiva e chiara: "In Italia ho avuto grossi problemi ma i medici dicevano che fossero legati alla schiena, che non erano cose gravi. Bastava che faticassi una ventina di giorni – dicevano – e poi il dolore sarebbe passato. Purtroppo, al contrario, dopo un po’ tornava sempre. Appena sono arrivato in Russia, tutto è stato differente: i dottori hanno capito che non si trattava della schiena, ma che avevo un problema a un polmone. Mi hanno detto che è un miracolo che sia riuscito a giocare per anni con un solo polmone funzionante. Ora dovrò rimanere fermo 2-3 mesi, senza fare nulla, e poi la speranza è quella di tornare in campo e giocare di nuovo".