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L’imbarazzante weekend di Rocchi in Inter-Napoli e degli arbitri nella sesta giornata di Serie A

In Inter-Napoli gli errori più clamorosi che scatenano l’ira nerazzurra e fanno passare in secondo piano l’impresa partenopea. Ma oltre a Rocchi, sbagliano clamorosamente anche Brighi, Banti, Bergonzi, Romeo e Peruzzo. Insomma, una partita su due è condizionata dagli arbitri.
A cura di Alessio Pediglieri
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Tutto è incominciato sabato sera in Inter-Napoli 0-3 dove i nerazzurri hanno capito di dover lavorare e molto, se vogliono competere per lo scudetto in palio. I partenopei hanno disputato una partita quasi perfetta, riuscendo a battere una diretta avversaria per il titolo, così come avevano già fatto con il Milan, al San Paolo. Ma il successo del Napoli è stato caratterizzato da una serie di "sviste" arbitrali che ne hanno condizionato il risultato finale e ridimensionato l'impresa. L'arbitro Rocchi era il "fischietto" dell'incontro gestito in modo pessimo. Ma non è il solo arbitro ad essere finito nell'occhio del ciclone per le gare della sesta giornata: insieme a lui, moltissime le insufficienze e gli errori gravi, come per Brighi in Novara-Catania, Banti in Cesena-Chievo, Romeo in Palermo-Siena e Damato in Parma-Genoa. Solo per dirne alcuni…

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Gli errori in campo, la furia di Ranieri nel tunnel, l'ira di Moratti ai microfoni

Il tranquillo weekend di paura, come detto, ha avuto il suo apice nel bigmatch del sabato sera. Tanti, per l'Inter e per Massimo Moratti troppi, errori arbitrali che hanno ‘condizionato‘ la partita al di là dei meriti sportivi del Napoli. Errori marchiani in occasione del primo "giallo" ad Obi e poi in merito al rigore a favore del Napoli, (inesistente: Obi inizia il fallo su Maggio ben fuori dall'area di rigore nerazzurra) e la conseguente espulsione di Obi, che hanno reso la partita incandescente e incontrollabile. Irregolare anche la ribattuta di Campagnaro dopo la parata di J. Cesar sul penalty errato da Hamsik (l'argentino era già in area al momento della battuta del centrocampista ceco). A seguito di questi errori marchiani perde il polso della gara, si lascia sopraffare dagli interisti, distribuisce cartellini per tutto il secondo tempo e condiziona evidentemente il match che l'Inter perderà 3-0. Espulso nell'intervallo anche il tecnico nerazzurro Ranieri, per proteste reiterate nei confronti del direttore di gara. Errori talmente chiari che hanno esapserato oltremodo Massimo Moratti: "Spero che facciano qualche cosa, o di non ritrovarmelo più di fronte perché molto sinceramente non fa nessun piacere ed è una persona che mi ha e ci ha danneggiato tantissimo. E' stato terribile oggi, terribile". Queste le roventi parole nel fine gara cui sono seguite altre frasi di fuoco: "Deluso dal livello dell' arbitro, così scarso, ma così scarso… La sua scarsezza è durata 90′. Ha rovinato molto stupidamente una bellissima partita. E con l' allenatore si è comportato male, non ha avuto il coraggio di cacciarlo, gliel' ha mandato a dire". Sì perchè Rocchi (bocciato in pagella su tutti i quotidiani, televisioni e testate sportive del web) ha fatto allontanare Ranieri dopo che il tecnico negli spogliatoi gli aveva detto a fine tempo: "Mi dispiace ma sei inadeguato a questa partita", commento arrivato nei minuti successivi al rigore e all'espulsione di Obi, con il match sull'1-0 per il Napoli e l'Inter che doveva affrontare la ripresa in 10 uomini.

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Da Mancini a Mourinho, Rocchi sbaglia sempre con l'Inter in campo

"Certo che l' arbitro ha condizionato la partita – ha sottolineato poi, Claudio RanieriÈ stato inadeguato. Il fallo per cui Obi è stato ammonito non c' era, il rigore nemmeno. Rocchi ha voluto interpretare la gara ma non è stato all' altezza. Peccato, i ragazzi non se lo meritavano. Rocchi ha sbagliato tutto quello che c' era da sbagliare". Più o meno è quello che gli ha detto in faccia, nel tunnel: "Lui mi ha risposto che ho protestato troppo platealmente, ma io gli ho replicato: ‘Prego Dio che tu abbia ragione'. Poi sono andato nello spogliatoio e mi hanno detto che mi aveva cacciato. Se voglio rivedere gli episodi? Non ne ho bisogno, ho l' esperienza per sentire se l' arbitro ha in mano la partita o non ce l' ha. Io non l' ho offeso, ma lui ha sbagliato". Ma le contestazioni non si sono limitate al tecnico dell'Inter. Rocchi si è fatto dire di tutto anche dai giocatori in campo, in primis Julio Cesar che rischia anche una squalifica: l'arbitro dovrebbe avere messo tutto a referto e anche Massimo Moratti potrebbe venire deferito per le frasi irriverenti verso l'arbitro nelle ore successive al match. Un Moratti che ha anche chiesto che lo stesso Rocchi non venga più inserito nei papabili fischietti per le partite dell'Inter. Dopotutto, ricorda il patron nerazzurro, l'arbitro è recidivo con gli interisti: in 16 partite ha espulso 7 nerazzurri e contro di lui si sono scatenati tutti i tecnici in causa. Roberto Mancini ironizzò sull'arbitro: "Diciamo che con noi Rocchi è molto sfortunato…". Era il 19 marzo 2008 e Rocchi diresse la sfida dei nerazzurri contro il Genoa, match finito in parità ma con l'Inter in 10 peruna ‘strana‘ espulsione di Pelè. Poi fu la volta di Josè Mourinho che si era scontrato con Rocchi in due occasioni, ma in una in particolare – derby con il Milan – andò giù pesante. Era il gennaio 2010 e a San Siro andava in scena il derby milanese: l'Inter in 9 vinse 2-0 ma il successo non placò l'ira del portoghese: "Il Paese è vostro – disse –, gli arbitri sono vostri. Io mi limito a dire che il signor Rocchi voleva farci perdere, ma i miei ragazzi solo in sei contro undici avrebbero perso questa partita. Rocchi mi ha detto che ha espulso Sneijder perché lo ha irriso, ma dopo abbiamo capito che non è stata casuale l'espulsione di Sneijder…".

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Braschi difende Rocchi: il mondo ce lo invidia

L'Inter ha richiesto che Rocchi non dovrà arbitrare l'inter fino a fine anno ma la richiesta della società non verrà accolta. Malgrado gli errori "certificati" e una serata da dimenticare, malgrado lo stesso designatore Brashi avrebbe detto in tribuna "L'ho visto che ha sbagliato, ho visto subito che ha sbagliato, non servono replay", Gianluca Rocchi resterà al proprio posto. Con venti arbitri a disposizione l'Aia non ha disponibilità e non può permettersi di togliere un arbitro dal ‘giro‘ delle gare in programma e l'imposizione di una società sarebbe vista come un segno di debolezza da parte dell'Assoarbitri che ha da sempre decantato la propria autonomia. E così, oggi, a fuochi spenti, lo stesso Braschi  prova a fare il "pompiere": "Non esistono regole precise, c'è una sezione che si riunisce per giungere ad una decisione in merito. Di certo io non metterò Rocchi alla berlina, se qualcosa va storto anch'io ho le mie responsabilità in qualità di designatore. Rocchi è uno degli arbitri più importanti d'Europa. Fornisce prestazioni di alto livello da almeno un anno e mezzo, il mondo ce lo invidia. Una giornata storta può capitare a tutti. Era sotto tono, ma una partita sbagliata non può intaccare il valore di un direttore di gara". Quindi, Moratti stia pure tranquillo da qui a maggio ritroverà sul cammino dell'Inter ancora l'arbitro Rocchi che verrà comunque fermato per un paio di turni.

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Non solo Rocchi. Giornata no per gli arbitri

Il terribile arbitraggio di Rocchi ha "condizionato" a distanza anche gli altri colleghi che sono caduti in errori evidenti nelle altre partite in programma. Eclatanti gli errori di Brighi in Novara-Catania 3-3: negato un rigore su Meggiorini, fischia sul gol (regolare) di Delvecchio con Almiron tenuto in gioco da Dellafiore; sul rigore di Rigoni, parato, ci sono sei giocatori in area e doveva essere ritirato. In Fiorentina-Lazio 1-2, Bergonzi non si accorge del tocco di mano di Cerci in occasione del vantaggio viola e Romeo, in Palermo-Siena 2-0 espelle con troppo zelo Balzaretti che tocca il pallone di mano dopo aver subito un fallo. Anche qui, il rigore del Palermo è da ripetere e Romeo rischia l'errore tecnico espellendo Vitiello per poi fare "mea culpa" e ristabilire l'ordine. Gli errori continuano anche in Parma-Genoa dove sul 3-0 per i ducali, Palacio inciampa da solo in area e Damato fischia un rigore che, in questo caso, non influenza il risultato finale. Infine, in Udinese-Bologna 2-0, Peruzzo non si fa rispettare in campo e non ha il polso per espellere il bolognese Perez su Armero per un tackle oltre i limiti del regolamento.

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