L’Honduras ha segnato un gol ai Mondiali dopo 32 anni
L’Honduras a meno di clamorosissimi risultati mercoledì prossimo per la terza volta in tre partecipazioni sarà fuori dal Mondiale dopo la fase a gironi. Ma la squadra di Suarez almeno andrà via dal Brasile con un importante traguardo raggiunto. Perché nel corso del match con l’Ecuador i ragazzi di Suarez sono riusciti a segnare un gol al Mondiale dopo trentadue anni. L’eroe onduregno è l’attaccante Carlo Costly, figlio di Allan componente dell’ultima squadra che riuscì a realizzare un gol in un Campionato del Mondo.
L’ultimo gol nel Mundial dell’82
Nella sua prima apparizione ad un Mondiale i centro-americani si comportarono molto bene. In Spagna nell’82 l’Honduras pareggiò per 1-1 sia con la Spagna sia contro l’Irlanda del Nord, poi arrivò una netta sconfitta con la Jugoslavia, che produsse l’eliminazione. Nel 2010 l’Honduras dopo ventotto anni si è riqualificato per un Mondiale. In SudAfrica sono arrivate due sconfitte (2-0 con la Spagna e 1-0 con il Cile) e un ottimo pareggio (per 0-0) con la Svizzera.
Costly segna con l’Ecuador
L’avvio di Brasile 2014 è stato pessimo per l’Honduras dei tre fratelli Palacios e di Jerry Bengston, protagonista alle Olimpiadi di Londra, ha subito perso nettamente (3-0) con la Francia, che comunque per passare in vantaggio ha avuto bisogno di un calcio di rigore e che ha raddoppiato con un gol prodotto da Benzema, dall’esperto portiere Valladares e dal Goal Line Technology – poi ha segnato ancora il bomber del Real Madrid. Il gol di Costly invece ha aperto la sfida con l’Ecuador, che con una doppietta dell’attaccante Enner Valencia è riuscito a ribaltare il risultato ed ha agganciato la Svizzera nel Gruppo E. E proprio contro la Svizzera l’Honduras chiuderà il suo Mondiale, difficile pensare ad un’altra sconfitta per la squadra di Hitzfeld che ha come obiettivo minimo gli ottavi di finale. Però magari dopo il primo gol chissà che non arrivi anche il primo successo ad un Mondiale per l’Honduras, che almeno per altri quattro giorni può continuare a sognare.
Carlo Costly il bomber con la cannuccia
L’attaccante che ha regalato un sogno all’Honduras è un personaggio straordinario. Figlio d’arte, il papà giocò ai Mondiali ’82, Costly ha avuto una carriera molto travagliata. Carlo con la mamma giovanissimo si trasferì in Messico, dove gioca fino al 2004. Il Real Espana, una delle squadre più forti del suo paese, lo scarta e dopo aver militato con il Platense prova l’avventura europea che è abbastanza fallimentare. Perché, a parte una breve parentesi nel Birmingham, gioca sempre nell’Europa dell’Est. Costly, parole sue, soffre tantissimo il freddo che gli impedisce di rendere a buoni livelli. Decide di tornare nel suo continente e riprende a segnare, un infortunio però gli toglie il Mondiale 2010. Costly si rimbocca le maniche e continua a girare il mondo ancora Messico, poi Dinamo Houston e Grecia. Nel campionato ellenico si inventa un’incredibile esultanza. Dopo i gol si toglie una scarpa e con essa mima una telefonata. Riconquista la Nazionale, il C.T. Suarez gli consiglia di lasciare la Cina altrimenti Brasile 2014 diventerà un sogno infranto. L’anticonformista Costly si allena quando vuole e nel corso del ritiro pre-Mondiale addirittura va a giocare una partita con dei suoi vecchi amici su una spiaggia di Miami. Suarez sbotta, minaccia di non convocarlo, ma alla fine cede. Contro l’Ecuador il bomber che gioca con la cannuccia blu in bocca con un sinistro all’angolino ha realizzato il sogno di un paese intero, il suo sogno e con questo gol ha trovato un giusto coronamento alla sua particolarissima carriera.