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L’Empoli accusa Denis: “Ha rotto il naso a Tonelli con un pugno”

Il capitano, Maccarone, e il tecnico, Sarri, hanno raccontato dell’aggressione. Marino: “Denis? Ha fatto come Papa Francesco…”. Il presidente Corsi: “Non agiremo per vie legali”. Ma il difensore è pronto a sporgere denuncia penale.
A cura di Maurizio De Santis
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Tonelli, difensore dell'Empoli aggredito da Denis nello spogliatoio dopo Atalanta-Empoli, ha deciso di sporgere denuncia penale (come rilanciato da Di Marzio) nei confronti dell'attaccante argentino. E' il suo agente, Marco Sommella, a confermarlo: "Abbiamo chiesto l'autorizzazione alla FIGC per procedere legalmente nei confronti di Denis. Tonelli vuole essere tutelato dopo quanto accaduto". Un gesto che arriva nonostante la decisione da parte della dirigenza toscana di non agire per vie legali, come dichiarato dal presidente Corsi all'Ansa: "Parlerò con Tonelli perché voglio capire esattamente cos'è accaduto – ha ammesso il massimo dirigente -. Se ha fatto qualcosa di sbagliato, lo ha commesso in campo. E in campo queste sono cose che succedono, in genere finiscono al triplice fischio dell'arbitro. In tanti anni di calcio, però, non avevo mai visto niente di simile".

Marino: "Ha fatto come Papa Francesco…"

A intervenire in difesa di Denis è Pierpaolo Marino, dg dell'Atalanta. Questa la versione dei fatti fornita dal dirigente dei bergamaschi: "Tonelli ha aspettato Denis nel tunnel degli spogliatoi dopo la partita e ha minacciato di morte lui e la sua famiglia – ha ammesso a Radio Anch'io Lo Sport, Radio Uno -. German è molto sensibile perché ha quattro figli. Sono un fedelissimo di Papa Francesco e, per sdrammatizzare, vorrei ricordare che disse: `Se il dottor Gasparri – mio amico – offendesse mia madre, gli do un cazzotto´. E' una reazione e anche la società prenderà provvedimenti. E' giusto che Denis venga punito con una squalifica giusta ma non facciamo passare per un bandito".

Botta e risposta tra campo e spogliatoio. Ci ha pensato il ‘tanque' Denis a regalare all'Atalanta un pareggio d'oro contro l'Empoli: 2-2 arrivato allo scadere e che porta in dote un punto pesantissimo in chiave salvezza quando al termine della stagione mancano cinque giornate. A Bergamo la squadra di Sarri è andata vicinissima al colpo grosso grazie alle reti di Saponara e dello stesso Maccarone, successo che avrebbe consentito ai toscani di restare lontano dalla zona calda. Gara corretta in campo nel dopo-partita invece gli animi si sono accesi con Maccarone – attaccante dell'Empoli giunto a quota 9 in campionato – che ha puntato l'indice contro la punta argentina degli orobici: "Credo che Denis sia un vigliacco – ha ammesso a Sky Sport -. Ha dato un cazzotto a Tonelli da dietro negli spogliatoi. Parliamo tanto di violenza e poi succedono queste cose tra calciatori. Lorenzo ha subito un colpo sotto l'occhio e credo si sia rotto il naso". Il racconto del giocatore ha anche spiegato cosa era accaduto sul rettangolo verde: "Durante la partita hanno litigato, sono anche volate parole grosse, ma questo non giustifica affatto gesti del genere. Sono il capitano e ho voluto raccontare come sono andate le cose".

Sarri: "Roda da Daspo"

Sulla questione è intervenuto anche il tecnico dell'Empoli, Sarri, che ha confermato le parole del capitano, Maccarone, raccontando altri dettagli di quell'episodio increscioso. "Non c'è stata nessuna rissa – ha aggiunto l'allenatore -. Le cose sono andate in maniera molto chiara… un giocatore dell'Atalanta ha tirato un colpo in faccia a un nostro giocatore mentre apriva la porta. E' un atteggiamento inqualificabile, gesti che meriterebbero il Daspo, ma la Digos e la Procura Federale hanno visto tutto. Qualunque cosa possa essere accaduta in campo non ci sono giustificazioni quando accadono cose di questo tipo".

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