L’avvocato Grassani rassicura il Napoli: “L’esclusione dall’Europa non è certa”
Nuova procura, nuovo filone d'indagine, stesse accuse di combine. Dalle indagini di Cremona passiamo a quelle della Procura di Napoli. In mattinata l'ex portiere azzurro Matteo Gianello ha ricevuto un avviso di garanzia per conclusione indagini, circa la tentata combine in Napoli-Sampdoria del 16 maggio 2010, e di conseguenza l'allarmismo ha colpito il popolo partenopeo. Il Napoli subirà le conseguenze del comportamento "scorretto" del suo ex giocatore e sarà escluso dall'Europa League? No, nulla di tutto questo è certo, stando a quanto afferma Mattia Grassani, il legale del club di De Laurentiis.
Qualcosina si rischia, ma non è sicura l'esclusione dell'Europa– "Adesso spetterà alla procura federale della Figc fare le indagini ed emettere una sentenza sportiva" ha affermato Grassani, raggiunto telefonicamente da Radio Kiss Kiss. L'avvocato ha cercato di spiegare la situazione del Napoli e le possibili ed eventuali ripercussioni che l'inchiesta sul Calcioscommesse potrebbe avere sulla squadra.
Il Napoli rischia certamente qualcosina visto che Giannello all'epoca dei fatti era un suo tesserato, ma mi sembra eccessivo affermare che rischia l'esclusione dalle coppe europee.
Quindi il club "rischia qualcosina" (un qualcosina la cui entità è da definire), ma l'Europa potrebbe essere salva. Infatti, l'esperto di diritto sportivo del Napoli ha spiegato che l'UEFA gode di un potere discrezionale.
Non sarebbe affatto una conseguenza automatica. Il regolamento dell'Europa League pone come condizione per l'ammissibilità al torneo il non essere stati coinvolti direttamente o indirettamente in illeciti sportivi, ma lo statuto attribuisce, all'articolo 50, alla Uefa stessa un potere discrezionale, da valutarsi caso per caso.
Valutando l'ampio raggio d'azione della discrezionalità è, di conseguenza, impossibile prevedere in che scenario futuro potrebbe essere incastonato il Napoli. Le accuse a carico di Matteo Gianello, per ora, sono di tentato illecito sportivo, quindi conclude Grassani: "Non si è di fronte a un fatto conclamato di illecito sportivo ed è escluso alcun coinvolgimento societario. Dovrebbe essere difficile escludere il club dal torneo quando tutta la dirigenza è estranea"