video suggerito
video suggerito

L’attacco italiano è di nuovo al top. Da Edera a Brignola, i nuovi bomber per la Nazionale

Nell’ultima stagione di Serie A si sono messi in mostra giovani attaccanti italiani che ad oggi potrebbero rappresentare il futuro per la nostra Nazionale. Simone Edera del Torino e Enrico Brignola del Benevento ne sono un esempio. Ma ecco chi sono gli altri che ad oggi valgono già una fortuna.
A cura di Fabrizio Rinelli
54 CONDIVISIONI
Immagine

Cominciate a tremare, gli attaccanti italiani sono tornati. Già, è proprio il caso di dirlo. Perchè dopo l’incredibile generazione di fenomeni della zona offensiva consacratasi con la vittoria del Mondiale 2006 in cui il Ct Lippi poteva contare su gente come Toni, Gilardino, Del Piero, Iaquinta, Totti e Inzaghi, da lì in poi sono stati in pochi a sapere prendere davvero la pesante eredità di questi fenomeni. Ci hanno provato, senza fortuna, Balotelli, Cassano, Giuseppe Rossi e i vari Gabbiadini, Belotti e Immobile. Oggi però, soprattutto dopo la debacle Mondiale, pare proprio che qualcosa stia cambiando.

Tanti giovani attaccanti infatti, chi meno e chi può, tra Serie A e campionati esteri in cui sono stati poi trasferiti a gennaio, hanno dimostrato di saper essere all’altezza di indossare un giorno la gloriosa maglia azzurra della Nazionale maggiore. In questa speciale top 5, ecco coloro i quali ci hanno maggiormente colpiti, in un’età al di sotto dei 21 anni, per numeri stagionali messi a segno in questo entusiasmante campionato. Chi sarà il prossimo bomber dell’Italia?

Edera fa felice il Torino

Classe 1997, 21 anni e una gran voglia di prendere l’eredità di Belotti al Torino, magari già dalla prossima stagione. E’ questo l’obiettivo principale di Simone Edera, giovane attaccante dei granata che tra Mihajlovic prima e Mazzarri poi, ha saputo dimostrare il suo immenso valore. Sono stati 2 per lui i gol in stagione. Il primo, in campionato, all’Olimpico, contro la Lazio nella vittoria per 3-1 dei granata contro i biancocelesti, il secondo invece, sempre all’Olimpico, qualche giorno dopo, sempre a dicembre, ma in Coppa Italia e contro la Roma in cui il Torino riuscì a portarsi a casa una vittoria pesantissima grazie alla rete proprio del suo gioiellino d’attacco.

La carriera e il rendimento attuale in stagione di Edera (Transfermarkt)
La carriera e il rendimento attuale in stagione di Edera (Transfermarkt)

Ala destra dal dribbling facile e dal tiro potente e preciso, Simone fu scovato dagli osservatori granata mentre giocava a calcio in un oratorio di periferia, non in qualche scuola calcio di una società dilettantistica come invece spesso accade. Con la maglia del Toro ha fatto tutta la trafila del settore giovanile, vincendo da protagonista anche uno scudetto e una Supercoppa italiana con la Primavera. Un predestinato.

Per Cutrone è già pronta la maglia di Pippo Inzaghi

Praticamente Pippo Inzaghi l’ha già definito come suo erede consigliandogli di puntare dritto alla numero 9 del Milan in vista della prossima stagione. Un vero e proprio attestato di stima da parte dell’ex bomber rossonero, attuale tecnico del Venezia, nei confronti di un suo ex pupillo nel vivaio rossonero come Patrick Cutrone. Di lui ormai, abbiamo smesso di sorprenderci da quando già l’estate scorsa fulminò Montella nelle amichevoli contro avversari blasonati come il Bayern Monaco, realizzando gol a raffica senza sosta.

Valore di mercato record in una sola stagione per Cutrone (Transfermarkt)
Valore di mercato record in una sola stagione per Cutrone (Transfermarkt)

I preliminari di Europa League da protagonista, i gol nella fase a gironi e poi il campionato in cui si è messo in mostra con ben 8 che sommati agli altri nel corso della stagione, ad oggi, fanno 16 in totale più 6 assist. Davvero impressionante anche la sua impennata per quanto riguarda l’aumento del valore di mercato. Pensate, dai 500mila euro di giugno 2017, praticamente un anno dopo, vale già 20 milioni. Mancini punterà su di lui?

Brignola vero talento di questo Benevento

E non ce ne vogliano i vari Ricci, Trotta e Valoti, ma tra le retrocesse del campionato di Serie A, in attesa di capire quale sarà la terza squadra a far compagnia a Benevento e Verona in serie cadetta, c’è un ragazzino che ha fatto impazzire tutti per il suo modo energico di affrontare avversari anche più forti dei sanniti e per il modo di giocare in maniera così spregiudicata. Stiamo parlando di Enrico Brignola, classe 1999, in forza proprio al Benevento di De Zerbi, che quest’anno ha tentato di contribuire all’insperata impresa di salvare la squadra della propria città (originario di Telese in provincia di Benevento).

Sono stati infatti ben 3 i gol messi a segno in Serie A più 1 assist, tutti in rapida successione. Il primo avvenne contro la Sampdoria nella prima vittoria storica del Benevento il Serie A per 3-2 contro i campani, il secondo invece nel match dell’Olimpico perso contro la Roma 5-2 e il terzo nel ko interno contro il Cagliari nel 2-1finale in favore dei sardi. Già in odore di Nazionale, il suo valore di mercato attuale ha già raggiunto i 2,5 milioni di euro.

Un ‘nuovo Toni’ come Pellegri

E come dimenticarlo? Anzi, la sensazione è che lo vedremo sicuramente prestissimo indossare la maglia della nostra Nazionale maggiore un giorno con la grande soddisfazione del popolo del Genoa che lo ha coccolato e lo segue ancora come un figlio. Già, perchè la favola di Pietro Pellegri, classe 2001, cresciuto proprio nel vivaio dei liguri e poi trasferito a gennaio al Monaco, è ancora tutta da leggere. E pensare che però fino a questo punto, nonostante la giovanissima età, ha avuto anche il tempo di mettere prima a segno il suo gol numero 1 in assoluto in Serie A la scorsa stagione contro la Roma, all’Olimpico, nel match d’addio al calcio di Totti, quasi come un passaggio del testimone, per poi ripetersi, ad inizio dell’attuale stagione, contro la Lazio, a ‘Marassi’, mettendo a segno addirittura una doppietta.

Qualità davvero da veterano per uno che sicuramente ha tantissimi margini di miglioramento e che adesso vuole consacrarsi anche in Ligue 1 con i monegaschi. Con la squadra del Principato ha giocato però soltanto 2 volte senza trovare la via del gol ma il suo valore di mercato pari a 8 milioni di euro dice già tutto. Il ‘nuovo Toni’ è già pronto.

Kean sottovalutato ma protagonista con il Verona

Aveva chiuso la scorsa stagione mettendo a segno l’ultimo gol in Serie A del campionato 2016/2017 della Juventus prima della sfortunata finale di Champions, a Cardiff, contro il Real Madrid. Ma la sensazione che Moise Kean avrebbe comunque avuto una grossa chance in Serie A l’anno successivo, ce l’avevamo tutti. I bianconeri infatti, girandolo al Verona, hanno voluto regalargli un’annata di esperienza in una piazza calda e vogliosa di dimostrare la propria forza.

Immagine

La retrocessione amara però, non ha cancellato assolutamente quanto di buono ha fatto vedere questo calciatore al pubblico del ‘Bentegodi’. La gioia di aver avuto subito la fiducia di Pecchia e i 4 gol messi a segno in Serie A in 19 gare, hanno confermato davvero che siamo di fronte ad un talento puro. Un attaccante di origine ivoriana, con passaporto italiano che ha solo voglia di emergere e di essere protagonista anche in Nazionale con cui, con Under 15,16, 17 e 19, ha realizzato già ben 13 gol in 28 gare.

54 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views