L’Atalanta fuori a testa alta. Il Borussia pareggia nel finale e ringrazia Berisha
La voglia di sognare, di vivere quel momento, di fantasticare con la mente nella speranza di poter dire un giorno di aver battuto una grande del calcio mondiale. Sono stati questi i sentimenti che si sono incrociati alla vigilia di questo sedicesimo di finale di ritorno tra Atalanta e Borussia Dortmund terminato con il punteggio di 1-1 con gol di Toloi e Schmelzer che condanna l’Atalanta ad uscire dall’Europa League. Una gara attesa da una città intera che, per l’occasione, si è trasferita in massa a Reggio Emilia per sostenere i propri calciatori sul neutro del ‘Mapei Stadium’, terreno casalingo del club di Percassi in Europa League.
Un match subito giocato con grande intensità da entrambe le squadre che non si sono risparmiate mai con entrate decise e sicure e giocate a tratti a dir poco straordinarie. Gasperini fin dall’inizio non ha voluto rinunciare alle sue stelle con la conferma di Ilicic, mattatore all’andata e del ‘Papu’ Gomez in attacco. Gli ospiti invece, ancora una volta, hanno fatto leva sulla grande vena realizzativa di quel Batshuayi che forse avrebbe fatto comodo a Conte contro il Barcellona in Champions e sulle giocate di Pulsic-Gotze e Schurrle schierati titolari con Reus fuori. Migliore in campo sicuramente Cristante così come lo stesso Freuler. Tra i peggiori invece non possiamo non inserire Pulisic e Batshuayi. Ma andiamo a vedere con ordine i dettagli di questa gara con tanto di top e flop annessi.
Formazioni iniziali: l’Atalanta non cambia uomini, il Borussia si
Gasperini conferma gli stessi 11 dell’andata
Dopo aver dato uno sguardo iniziale ai primi 11 che sono scesi in campo, è stato inevitabile non fare caso al fatto che Gasperini si fosse affidato alla stessa squadra scesa in campo all’andata. Una formazione posizionata in un 3-5-2 fatto di ripartenze con Spinazzola e Hateboer confermati sugli esterni e soprattutto la coppia Ilicic-Gomez a supportare l’intero reparto d’attacco.
Già, perchè proprio nella zona offensiva, il tecnico dell’Atalanta ha deciso di non schierare, così come all’andata, una punta tra Cornelius e Petagna, preferendo non dare troppi punti di riferimento ad una squadra molto compatta nelle ripartenze e soprattutto brava nelle marcature. E allora la scelta è ricaduta nuovamente su due calciatori molto abili a sapersi muovere sulla linea dei difensori e soprattutto imprevedibili quanto basta per creare pericoli ai tedeschi.
Il Borussia di Stoger cambia faccia
Quando Gasperini avrà visto la squadra scesa in campo dall’inizio nel Borussia Dortmund, si sarà sicuramente sorpreso nel notare l’assenza dal primo minuto di Reus alle spalle dell’unica punta Batshuayi. Già, perchè al posto del tedesco, rientrato da un infortunio e che aveva giocato già diverse partite dopo il suo ritorno in campo, Stoger ha preferito affidarsi alla freschezza di Gotze alle spalle della punta belga con Schurrle e Pulisic ai suoi lati. Ma non è stata l’unica novità della serata per i tedeschi.
Sono cambiati infatti, rispetto alla gara d’andata, anche i due interni di centrocampo che hanno completato il 4-2-3-1 di partenza degli ospiti. E allora al posto di Weigl e Castro, ecco due veri centrocampisti come Dohoud e Nuri Sahin che hanno avuto subito il compito di fermare le azioni avversarie e sfruttare la propria abilità nelle ripartenze. Confermati i 4 di difesa della retroguardia del Dortmund.
Primo tempo
Il lampo di Toloi dopo 11 minuti
Sui calci da fermo l’Atalanta è sempre stata pericolosa e l’ha dimostrato dopo 11’ della prima frazione quando su un calcio d’angolo del solito ‘Papu’ Gomez, una spizzata di Caldara ad anticipare il portiere dei tedeschi Burki, ha permesso a Toloi di fiondarsi sulla palla e insaccare in rete il gol del momentaneo 1-0 per i bergamaschi.
Un gol che ha poi dato ancor più fiducia alla squadra di Gasperini che ha continuato a mettere pressione al Borussia che al 26’ ha subito l’ennesimo inserimento dei centrocampisti dei bergamaschi che con Cristante ha sfiorato per un soffio il gol del raddoppio.
L’ex Milan e Benfica è stato sicuramente uno dei migliori in campo nella prima frazione. Pensate che il primo squillo degli ospiti è arrivato al 31’ con un tiro dalla distanza di Schurrle parato da Berisha. Ma la pressione dell’Atalanta sugli esterni, tenendo bloccati i terzini del Borussia, non ha dato possibilità agli ospiti di giocare come avrebbero voluto che hanno visto chiedere la prima frazione sul punteggio di 1-0 per i padroni di casa.
Secondo tempo
I bergamaschi gestiscono ma crollano nel finale
Un’ora di gioco in cui l’Atalanta è riuscita a gestire il vantaggio creando anche diverse occasioni da gol importanti che avrebbero potuto portare i bergamaschi a realizzare anche il secondo gol. Ma un po’ la lucidità mancata di Ilicic e un po’ la bravura dei difensori del Borussia, hanno negato il raddoppio ai padroni di casa che dopo l’ingresso di Reus hanno poi un po’ sofferto nella ripresa.
Il tedesco, tenuto in panchina inizialmente da Stoger, dopo il suo ingresso al posto di Pulisic, ha praticamente accesso la luce tra i calciatori del Dortmund che nel finale, dopo diverse occasioni sprecate, ha trovato il gol del pari. Prima Schurrle a dieci minuti dal termine si è fatto parare da Berisha il gol del possibile 1-1 e poi il definitivo pareggio è realmente arrivato a causa di una papera dello stesso portiere atalantino che ha visto Schmelzer ribadire in rete il gol della gioia tedesca e che ha regalato gli ottavi ai gialli di Germania.
Borussia qualificato grazie ad uno spunto
Sembrava poter bastare un lampo di Toloi all’Atalanta per portare a casa una qualificazione storica agli ottavi di finale di Europa League contro il più accredito Borussia Dortmund. Gasperini ha improntato la gara soprattutto sugli esterni fermando totalmente i terzini, sempre alti, della squadra tedesca che non sono stati in grado di servire i 4 fenomeni dell’attacco dei gialli di Germania con addirittura Batshuayi marcato a uomo, senza toccare quasi mai un pallone, da un Caldara a dir poco fenomenale.
Questo ha quindi permesso anche a Cristante e Freuler di inserirsi al meglio nelle azioni d’attacco create dall’imprevedibilità e la fantasia di Ilicic e Gomez. Ma la grande esperienza dei tedeschi, dopo l’ingresso in campo di Reus, ha permesso al Borussia di essere sempre più pericoloso nella ripresa, riuscendo a trovare il gol del pari solo grazie ad una clamorosa indecisione di Berisha che ha visto Schmelzer ribadire in rete una palla vagante in area. Per il resto, gara perfetta per i ragazzi di Gasperini che hanno avuto il merito di non aver concesso quasi nulla agli ospiti bravi e soprattutto cinici per portare a casa una qualificazione che forse i bergamaschi avrebbero meritato di più.
I promossi al ‘Mapei Stadium’
Toloi apre le danze
Si è fatto perdonare, se vogliamo, dai tifosi dell’Atalanta, l’errore della gara d’andata regalando la prima gioia della serata ai bergamaschi. Il suo momentaneo gol dell’1-0 ha infatti dato grande tranquillità ai padroni di casa che hanno potuto gestire con maggiore serenità la prima frazione. La gara del brasiliano, oltre al gol, ha messo in mostra un giocatore deciso e sicuro che è stato più volte incoraggiato anche da Gasperini che lo guidava come se stesse giocando alla Play Station con lui.
Spesso dava la sensazione di non riuscire a contenere l’imprevedibilità di Schurrle che occupava la sua fascia, ma invece, con interventi anche al limite della regolarità, è riuscito sempre a fermarlo annullando completamente il tedesco ex Chelsea. Il difensore promosso a pieni voti.
Una gara fenomenale per Cristante!
Forza fisica straordinaria, tranquillità da veterano, grinta e determinazione da vero fuoriclasse. La partita di Bryan Cristante è stata a dir poco straordinaria e ogni volta che gioca così ci chiediamo sempre come abbia fatto il Milan a lasciarlo andare così. La sua prestazione contro il Borussia Dortmund è stata assolutamente sublime. Sempre presente in ogni parte del campo, sempre pronto a fare superiorità numerica nelle azioni offensive dell’Atalanta pronto ad inserirsi con dei tempi assolutamente perfetti e sempre pronto a chiudere il triangolo con Gomez.
Bravo anche a coprire palla in più occasioni e portare l’avversario sulla bandierina ingaggiando dei duelli che difficilmente è riuscito a perdere proprio in virtù della sua ottima tenuta fisica. Unico neo, il gol sbagliato nella prima frazione dopo un inserimento perfetto e un colpo di testa che è finito di poco al lato alla sinistra di Burki.
Freuler un guerriero assoluto
Sarebbe stato facile premiare uno tra Gomez e Ilicic protagonista di una partita davvero di grande sacrificio e carattere. E allora a brillare per tutti i 90’ come un rullo compressore, a non spegnere mai il motore dell’Atalanta, è stato Remo Freuler, sempre presente in ogni zona del campo.
Contrasti, inserimenti per andare al tiro, appoggi alle due punte (troppo sprecone nella seconda frazione) e quella grinta che forse Gasperini aveva chiesto prima di scendere in campo in questa sorta di battaglia calcistica. Preciso nell’andare a chiudere sugli esterni, abile nell’impostare l’azione dopo aver recuperato palla, lo svizzero è stato sicuramente l’uomo in più della ‘Dea’.
I Peggiori in campo di questo Atalanta-Borussia Dortmund
Berisha condanna la ‘Dea’
Se ci fossimo focalizzati sull’ultima parata fatta su Schurrle che si è visto negare il gol, adesso forse staremmo parlando di un’altra partita per l’ex Lazio Berisha che purtroppo, a causa di una sua indecisione ha condannato l’Atalanta ad uscire, a testa alta, dall’Europa League.
Un’indecisione in uscita che è costata cara agli uomini di Gasperini che per buoni 80’ avevano gestito al meglio la gara e che proprio anche grazie alle parate del portiere albanese erano riusciti a reggere il forcing finale dei tedeschi. Bocciato si, ma che peccato.
De Roon non brilla a centrocampo
Forse uno dei più spenti tra le fila dei bergamaschi. L’ex Middlesbrough De Roon è stato infatti più volte bacchettato da Gasperini che nonostante il buon lavoro del centrocampo in fase di copertura, ha ripreso più volte l’olandese per i tanti disimpegni errati nella prima frazione.
Se vogliamo, anche nel secondo tempo, è apparso quasi affaticato, come se corresse a vuoto per tenere il passo dei centrocampisti del Borussia Dortmund che invece erano sempre rapidi e veloci di pensiero nelle giocate. In crescita però proprio nei secondi 45’ che però non hanno cancellato la serata non proprio positiva di un calciatore che può comunque ritenersi uno dei pilastri assoluti di questa Atalanta.
Pochi spunti per uno spento Pulisic
Ci si aspettava sicuramente qualcosa in più dal gioiello americano del Borussia Dortmund, ovvero quel Pulisic che tanto si adattava al meglio a giocare con un certo Aubameyang. E invece contro l’Atalanta quel giocatore capace di cambi di passo importanti e giocate imprevedibili, non è mai emerso del tutto, alternando buone giocate nella prima frazione a pochi palloni toccati nella ripresa.
E’ stato infatti fermato dalla solidissima difesa bergamasca che non gli ha mai concesso l’uno contro uno contrastando l’esterno offensivo americano sempre in anticipo. Stoger è stato ‘costretto’ a sostituirlo nei secondi 45’ con un certo Reus. Certo, la sua non è proprio una bocciatura completa, soprattutto perchè con lui anche lo stesso Batshuayi e Schurrle non si sono mai visti.