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L’arbitro Portillo ucciso da un minorenne durante una gara di calcio giovanile

L’episodio, avvenuto a Salt Lake City, ha riportato alla memoria l’aggressione mortale subita dal guardalinee olandese, Richard Nieuwenhuizen.
A cura di Maurizio De Santis
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Arbitro ucciso da un 17enne durante una partita di calcio giovanile. Dopo l'episodio accaduto nello scorso mese di dicembre in Olanda (il guardalinee, Richard Nieuwenhuizen, inseguito e picchiato a morte da un gruppo di baby calciatori), la scena s'è ripetuta negli States, durante un match giocato a Salt Lake City (sobborgo di Taylorsville). Tutto è accaduto quando il direttore di gara, Portillo, ha estratto il cartellino giallo per ammonire un giocatore per condotta scorretta e avvertirlo che, al prossimo intervento ai limiti del regolamento, l'avrebbe espulso. E' stato allora che il ragazzo gli ha sferrato un pugno al viso, tramortendolo al punto che, all'atto del ricovero in ospedale, la diagnosi dei medici registrava gravi lesioni interne. Per sette giorni, l'arbitro è rimasto in condizioni critiche. Sabato notte il suo fisico non ha retto più ed è morto. Il 17enne, inizialmente accusato di aggressione aggravata, è stato immediatamente arrestato ed è attualmente detenuto presso un carcere minorile in attesa del referto autoptico. "Mio padre amava il calcio – ha affermato Johana Portillo, figlia del ‘fischietto' deceduto, ai microfoni della Cnn -. Era la sua passione e non abbiamo mai pensato che sarebbe potuta accadere una cosa del genere".

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