L’arbitro del morso di Suarez a Chiellini: “Perdonatelo, dobbiamo ammirare il suo splendore”

4 mesi e 9 gare internazionali di squalifica. Tanto è costato l’ormai famoso morso di Luis Suarez a Giorgio Chiellini durante la sfida tra Italia e Uruguay negli ultimi Mondiali brasiliani. Un episodio che non fu visto dall’arbitro che dunque non prese alcun provvedimento nei confronti dell’attaccante che però non sfuggì alla prova tv. Una beffa per l’Italia che in inferiorità numerica per un’espulsione generosa di Marchisio venne sconfitta dalla Celeste e fu costretta a salutare il Brasile. A distanza di numerosi mesi, con Suarez che è tornato in campo con la nuova maglia del Barcellona, l’arbitro di quella sfida Marco Antonio Rodriguez in un’intervista alla rivista Rfef è tornato su quell’episodio: “Il morso di Suarez a Chiellini? Non l'ho visto, non l'ho visto. Ma tutto il mondo sa che noi arbitri siamo umani e che possiamo sbagliare”. Il direttore di gara messicano non solo ammette il suo errore ma chiede anche il perdono per Luis Suarez: “Credo molto nella misericordia, tutto il mondo ha diritto ad un'occasione di riscatto. Suarez è un giocatore che merita di giocare perché tutti possano ammirarlo nel suo splendore”. Un appello che è già stato raccolto da Giorgio Chiellini che ha più volte perdonato il recidivo centravanti ex Liverpool che dal canto suo ha dimostrato di aver imparato la lezione almeno a parole.
Rodriguez aiutato dalla fede
Parole ispirate dalla fede quelle di Marco Antonio Rodriguez che rivela anche un retroscena legato alla sua carriera che ha rischiato di interrompersi anticipatamente: “La fede mi ha aiutato tantissimo, anche quando un giocatore mi diede un pugno dopo un'espulsione e tentò di colpirmi con una pietra. Mia madre mi disse di smettere ma grazie a Dio non l'ho fatto".