L’appello di Ebouè, ridotto sul lastrico: “Fatemi giocare, anche in Pakistan o in Iran”
La storia era già nota: il giocatore Emmanuel Eboué, ex terzino dell’Arsenal versa in condizioni economiche disastrose, a causa di un divorzio che l'ha portato sul lastrico. Una rovina economica totale che lo aveva costretto a non avere più un soldo, a dormire da amici e vivere di espedienti, abbandonato dalla famiglia e dai propri cari.
Una situazione al limite del paradossale per il giocatore che in una nuova intervista ritorna sul suo personale dramma e ha confidato di voler tornare a giocare, la professione che gli aveva permesso di vivere e mantenersi e senza la quale non riesce più ad arrivare a fine giornata.
Il dramma: sul lastrico a causa del divorzio
In passato, lo stesso Ebouè aveva lanciato un appello alla sua ex società, l'Arsenal ma tutto era finito ben presto nel dimenticatoio generale: per l'ex giocatore i Gunners non avevano accennato ad alcuna iniziativa. La richiesta era semplice: provare a rientrare nel mondo del calcio, magari occupandosi del settore giovanile, aiutando i giovani a non commettere errori che per lui sono risultati fatali.
Oggi, in una nuova intervista, l'appello si è fatto ancor più pressante e semplice: Ebouè è disposto a tornare a giocare, ovunque gli si dia disponibilità e occasione. L'importante è giocare e tornare a guadagnare per poter vivere.
“Tutto ciò che voglio è tornare a giocare a calcio ancora una volta non mi importa dove, andrei anche a Baghdad o in Pakistan solo per giocare”.
Una carriera da protagonista
Emmanuel Eboué è un classe ’83, ha 34 anni, e la sua ultima stagione l’ha disputata ormai nel 2013-14 al Galatasaray in Turchia. Senza infamia né gloria con 30 presenze e 1 gol. Dopodiché ha trascorso un’intera annata senza mai scendere in campo, così come successo anche nella sua ultima squadra, il Sunderland, nella stagione 2015-16. Nella sua lunga carriera da professionista vanta oltre 200 presenze nell’Arsenal, e un posto da titolare nella finale di Champions del 2006.
La mia situazione mi far star male non accendo più la televisione quando sono a casa. Quando vedo i miei amici ed ex compagni giocare sono felice per loro, ma nel profondo piango