L’amarezza di Rudiger: “No al razzismo? In Italia non è cambiato nulla”

In occasione della Confederations Cup che ha preso oggi il via con Russia-Nuova Zelanda, i direttori di gara avranno l'autorità di interrompere le partite in caso  di qualsiasi comportamento razzista. Una procedura su 3 livelli che in caso di prosecuzione potrebbe spingere l'arbitro a sospendere in via definitiva l'incontro. Quello della lotta alle discriminazioni è un tema molto caldo anche in Serie A purtroppo, soprattutto dopo il caso Muntari con il ghanese che nel finale di stagione ha abbandonato il campo in Cagliari-Pescara per i presunti insulti dei tifosi avversari. Sulla questione razzismo, direttamente dal ritiro della Germania, è intervenuto il centrale della Roma Antonio Rudiger.

"Razzismo? Nulla è cambiato in Italia"

Il difensore non ha usato troppi giri di parole per fare il punto della situazione soprattutto per quanto concerne la Serie A, dove nulla è cambiato: "In giro si leggono tante pubblicità che recitano ‘no al razzismo', ma in Italia niente è realmente cambiato. In alcune partite sono stato vittima di ululati razzisti da parte dei tifosi avversari e non è  successo niente. Per me è incomprensibile. L'arbitro dovrebbe informare lo speaker nell'eventualità di cori razzisti. E un avvertimento sarebbe appropriato. Poi, se non succedesse nulla, sarebbe meglio sospendere la gara. Secondo me dovrebbero essere prese misure più  severe su questo problema".

Rudiger e il calciomercato

E a proposito dell'argomento legato alla Serie A, è inevitabile per Rudiger rilasciare una dichiarazione sul suo futuro. Il nome del tedesco continua ad essere accostato sul mercato all'Inter, ma il suo futuro sarà ancora alla Roma come annunciato dal ds giallorosso Monchi: "Riguardo il mercato Monchi ha già detto tutto. Il mio pensiero è solo quello di concentrarmi sulla Confederations Cup. Il livello del calcio italiano sta crescendo. Sia Inter che Milan si stanno rinforzando molto".