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“L’agguato ai tifosi del Tottenham era pianificato”

La Bbc lascia spiegare l’accaduto al proprietario del pub devastato: “Gli inglesi stavano qui dal pomeriggio. Sono stati circondati, messi all’angolo e non hanno avuto scampo. Tutto è durato una ventina di minuti”
A cura di Maurizio De Santis
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il sangue del tifoso ferito

Un agguato pianificato. E' la riflessione che dai media inglesi rimbalza verso l'Italia. Testimonianze, indagini e il costante contatto dell'ambasciata di Sua Maestà nella Capitale con le forze dell'ordine hanno permesso di ricostruire le fasi della "spedizione punitiva". I tifosi inglesi sono stati aggrediti intorno all'una e mezza di notte. Nel pub "c'erano una trentina di sostenitori del Tottenham, oltre ad alcuni studenti americani e qualche italiano", ha raccontato alla Bbc il proprietario del locale, Mario Manzi. "Era una cosa pianificata. L'avevano studiata. Gli inglesi stavano qui dal pomeriggio. Sono stati circondati, messi all'angolo e non hanno avuto scampo. Tutto è durato una ventina di minuti". Intanto, in una nota diffusa dalla Società biancoceleste nel pomeriggio, dopo le prime indiscrezioni circolate secondo cui tra gli autori dell'aggressione ci fossero ultrà della Lazio, si legge: "Gli aggressori si sono presentati nel locale indossando caschi che ne hanno impedito, allo stato, il riconoscimento, per cui attribuire loro appartenenza alla tifoseria della Lazio è affermazione destituita di ogni fondamento".

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