L’agente di Buffon: “Tra Napoli, Juve e Italia, la Nazionale conta di più”

"Le polemiche sull’infortunio di Buffon? Qui stiamo cadendo nel ridicolo" ha affermato Silvano Martina, l'agente del capitano della Nazionale italiana, intervenendo a Radio Kiss Kiss. Il procuratore ha voluto dire la sua sulle polemiche sorte intorno allo stop di Gigi Buffon, che accusa ancora problemi all'adduttore e che contro la Danimarca potrebbe lasciare a De Sanctis il suo posto tra i pali. Martina, però, non ha dubbi sulla veridicità dell'infortunio di Buffon e sottolinea che per un professionista serio il prestigio della Nazionale viene prima di quello dei club:

Tra Napoli, Juve e Nazionale, per un calciatore conta la Nazionale più di qualsiasi altra cosa. Bisogna conoscere le persone a fondo e non in superficie: Gigi gioca da 20 anni, potrà avere mille difetti come tutti noi, ma è una persona dalla assoluta limpidezza. Se ha un problema fisico è perché ce l’ha e non è certo una scusa.

In vista di Juventus-Napoli il clima è incandescente e l'agente sottolinea che la questione è particolarmente discussa perché si tratta di un infortunio del portiere, se si trattasse di un problema fisico riportato da un giocatore che gioca "in mezzo al campo", secondo Martina, le polemiche non sarebbero sorte ("Ho sentito trasmissioni anche a Milano che ne parlavano e il tutto è diventato ridicolo ed offensivo nei confronti dello stesso Gigi). Il procuratore del bianconero conclude il suo intervento con una considerazione sulla sfida al vertice in programma per sabato prossimo:

L’unica cosa che va detta prima di questa partita è che si affrontano due grandi squadre: ai presidenti di Juventus e Napoli va fatto un plauso perché hanno allestito due formazioni altamente competitive. Sabato ci potremo godere uno spettacolo bellissimo, tutto il resto mi sembra una cosa assurda e ridicola. Se la gara sarà determinante per lo scudetto? No, nella maniera più assoluta. E’ troppo presto, siamo appena all’ottava giornata di campionato e c’è una stagione intera da giocare"