L’abisso della Dnipro: dalla finale di Europa League alla retrocessione in 3a serie

Dall’altare alla polvere, così in estrema sintesi si può definire la storia recente della Dnipro Dnipropetrovsk che in due anni è passata dalla finale di Europa League alla probabile retrocessione nella terza serie ucraina. Un autentico incubo per questa squadra che nel 2015 eliminò in semifinale di Europa League il Napoli di Benitez prima di arrendersi in una splendida finale al Siviglia, che si impose per 3-2. Da quel momento però lo storico club ha iniziato una picchiata incredibile, ha cumulato milioni di debiti e ora rischia di continuare nel suo abisso.
Il patron Kolomoisky due anni fa si tolse grandi soddisfazioni con la sua Dnipro, che al centro dell’attacco aveva il croato della Fiorentina Kalinic, l’Europa League fu un sogno concreto, ma poi il Siviglia allora guidato da Emery trionfò con i gol di Bacca. Sembra passato un secolo da quella finale. Perché il patron ha iniziato a disinteressarsi della sua squadra, che rapidamente ha cumulato milioni di debiti. L’annata seguente è stata deludente, ma tutto sommato era anche comprensibile visti i grandi risultati precedenti. Quest’anno però la Dnipro è incredibilmente retrocessa nella seconda serie. Di per sé già questa è una ‘brutta’ storia.
Ma al peggio non c’è mai fine. E la Dnipro ore rischia un’altra retrocessione. Perché la FIFA vorrebbe punire il club e ha ordinato un’ulteriore ‘declassazione’, questa volta a tavolino. Il motivo è la bancarotta del patron Igor Kolomoinsky, oligarca che negli ultimi anni non ha voluto più investire nel calcio e si è concentrato soprattutto nell’aiuto ai volontari di contrasto all’esercito filo-russo. La Dnipro, ha chiuso l’esercizio 2016, con quasi due milioni di euro di debiti e con la retrocessione nella seconda serie ucraina la situazione è ulteriormente peggiorata. La FIFA ora chiede la retrocessione in terza seria. L’incubo non è ancora finito.