L’11 dei record della A. Giovani, sorprese e certezze a comporre il top team
A sette giornate dal termine della stagione 2016/2017, il pubblico italiano, ha potuto ammirare alcuni calciatori che si sono messi in mostra, nel corso del campionato, ognuno per una caratteristica diversa. Fra conferme, sorprese e giovani talenti la Serie A, specie quest’anno, si è fatta notare in Europa grazie ad un vero e proprio exploit di diversi profili di calciatori che, per un motivo, piuttosto che un altro, hanno fatto le fortune del proprio club d’appartenenza. Vediamoli insieme nel dettaglio, evidenziando i numeri e le caratteristiche messe in mostra da ognuno di loro, schierandoli in campo in un 11 davvero da urlo.
La Top 11 da record in A Donnarumma; Caldara, Acerbi, Fazio; Bernardeschi, Hamsik, Khedira, Gomez; Mertens, Belotti, Insigne
Gigio batte ogni record in porta
Già dallo scorso anno, quando Sinisa Mihajlovic, che sedeva ancora sulla panchina del Milan, decise che sarebbe stato lui il suo portiere titolare per tutto il resto della stagione, si era intuito subito che quel ragazzone, in porta, non avrebbe avuto una carriera normale come i tanti portieri visti negli anni in Serie A. E in questa speciale top 11, non poteva mancare, neanche per questa stagione, il talento fra i pali di Gigio Donnarumma. Per lui i record sono tanti, a 18 anni, ha totalizzato 31 presenze, 2795 minuti giocati, mantenendo per 11 volte la porta inviolata, subendo però 33 gol. Non tutti le reti subite però sono ovviamente colpa sua, anzi, le responsabilità principali sono da attribuire ad una difesa che avrebbe bisogno di un sostanziale ritocco in estate, nonostante l’ottimo lavoro fatto da Montella per quanto riguarda il pacchetto arretrato.
Una difesa fra esordienti, sorprese e certezze
L’incredibile stagione dell’Atalanta, di riflesso, è stata fondamentale per mettere in evidenza diversi calciatori, soprattutto giovani, che hanno mostrato grande personalità e capacità di giocare da veterani in campo. Uno di questi è Mattia Caldara che a 22 anni, alla prima stagione in Serie A, ha totalizzato, ad oggi, 22 presenze, 6 gol e 1935 minuti giocati, prendendosi il posto da titolare in questo inedito 3-4-3 al centro della difesa. Al suo fianco, a sinistra, il centrale mancino del Sassuolo Francesco Acerbi che a 29 anni, è diventato più che una certezza del nostro campionato e che con i neroverdi ha messo a segno 30 presenze, 2700 minuti giocati e anche 3 gol, confermandosi utile anche per il futuro della Nazionale.
E a completare il terzetto, una sorpresa, l’argentino della Roma Federico Fazio. Arrivato nella capitale come l’ennesimo calciatore anonimo acquistato dai giallorossi, avrebbe dovuto svolgere il ruolo di rincalzo alle spalle di Vermaelen, il belga che invece è stato un autentico flop. Una volta conquistata la maglia da titolare, per Fazio sono ad oggi 30 le presenze, 2 gol e 2430 minuti giocati.
I record maggiori? A centrocampo
Quattro calciatori, quattro top player, giovani, esperti e sorprendenti. E’ questo il mix completo del centrocampo preso sotto esame. E largo a sinistra, non potevamo non inserire il re dei social, ma soprattutto il faro del gioco dell’Atalanta, Papu Gomez. L’argentino 29 anni, 30 presenze e 2556 minuti giocati, ha realizzato ben 14 gol e 8 assist, confermandosi il primo marcatore assoluto del 2017. Un record incredibile per lui che sta trascinando i tanti giovani bergamaschi a conquistare un’inaspettata qualificazione in Europa. La prima delle conferme invece e Marek Hamsik, il capitano del Napoli, che con le sue 31 presenze, ha realizzato 11 gol e 9 assist che hanno portato ben 20 punti ai partenopei. Largo a destra invece, pronto ad esplodere il suo magnifico sinistro, c’è Federico Bernardeschi. Complice anche un misterioso infortunio, oggi il 23enne della viola, in 26 presenze, ha realizzato 10 gol e 4 assist, mettendosi in mostra anche in Europa League.
Per lui, la possibile convocazione in Nazionale, al mondiale di Russia del prossimo anno, è più che una semplice possibilità. A completare il pacchetto centrale ci sarebbe Sami Khedira. Il tedesco, a 30 anni, sta forse giocando una delle sue stagioni più serene. Nessun infortunio, gestione massima delle forze e una condizione fisica invidiabile che l’hanno portato a realizzare anche un discreto bottino di reti. In 27 presenze e 2243 minuti giocati, l’ex Real ha infatti realizzato 5 gol e 2 assist. Il tedesco se la giocherebbe anche con Lorenzo Pellegrini del Sassuolo che si è rivelato il vero e proprio top player della squadra allenata da Di Francesco con 5 gol realizzati, 4 assist che a soli 20 anni, soprattutto alla sua prima stagione da titolare in Serie A, sono davvero tanti.
Un terzetto d’attacco a dir poco favoloso
In attacco non abbiamo potuto badare ai ruoli. In effetti 2 dei 3 calciatori presi sotto esame, sono delle vere prime punte, l’altro invece, è più un “falso nove”, ma guai a chiamarlo così (parole sue). Il primo dei magnifici che comporrebbero l’attacco dei record, quasi al termine di questa stagione in Serie A, è sicuramente Andrea Belotti. Il “Gallo”, dopo la partenza di Immobile, che ha lasciato Torino lo scorso anno per andare alla Lazio, si è preso i granata sulle spalle e l’ha trascinato per una stagione intera a suon di gol. 24 per la precisione, che a 23 anni, in 28 presenze, per un calciatore che già lo scorso anno stava facendo intuire che da lì a poco sarebbe esploso definitivamente, è un record incredibile. Per lui, la maglia da titolare della Nazionale, per Russia 2018, non è più un mistero.
Al suo fianco i piccoletti Dries Mertens e Lorenzo Insigne. Il belga, 29 anni, dopo l’infortunio di Milik, a Napoli si è riscoperto prima punta, un ruolo che gli ha consentito di mettere a segno 20 gol e 8 assist. Il ‘Magnifico' è cresciuto in maniera esponenziale arrivando a toccare quota 14 gol in campionato, 16 finora in stagione. Un gradino più basso dei primi due, abbiamo voluto inserire Giovanni Simeone. Certo, avremmo potuto tranquillamente schierare uno fra i vari Higuain, Dybala, Immobile, Dzeko o Icardi, ma la prima stagione in Italia del “Cholito”, nonostante la pessima campagna acquista di Preziosi, è stata davvero buona. 21 anni, 29 presenze, 10 gol e 1 assist per l’argentino, che ha portato al Genoa ben 11 punti grazie alle sue reti.