Koulibaly prende a testate la Juventus: il Napoli vince e riapre i giochi scudetto
Quattro giornate da giocare e un solo punto da difendere per la Juventus. Il Napoli sbanca lo Stadium, accorcia sui bianconeri e guadagna un po' di speranza per la lotta tricolore. Arrivato a Torino con il chiaro intento di vincere e riaprire il discorso, la formazione di Sarri è riuscita nell'obiettivo all'ultimo minuto di una partita emozionante nel primo tempo e bloccata nella ripresa fino alla capocciata del difensore partenopeo.
Massimiliano Allegri, che ha apertamente giocato per non perdere e per lasciare Sarri a distanza di sicurezza, mastica amaro e vede la fuoriserie azzurra negli specchietti. Il risultato dello Stadium va ovviamente stretto ai bianconeri, che avrebbero voluto chiudere il discorso scudetto prima della prossima giornata: probabilmente decisiva, con la Juventus che andrà a San Siro per giocarsela con l'Inter e il Napoli che farà invece visita alla Fiorentina.
Il palo di Pjanic
Grande intensità, pressing a tutto campo, l'infortunio di Chiellini, due grandi occasioni da gol, un accenno di rissa e quattro cartellini gialli: il primo tempo della sfida scudetto tra Juventus e Napoli non ha tradito le attese. Partito con in campo i titolarissimi e con l'atteggiamento da grande squadra, il Napoli ha aggredito la partita, tenuto il pallino del gioco per larghi tratti della gara e obbligato la Juventus ad intasare gli spazi nella propria metà campo.
Nei primi quarantacinque minuti si è fatta dunque preferire la squadra di Sarri, anche se l'occasione più grande l'hanno avuta i bianconeri. Con Dybala e Higuain poco pericolosi, ci ha pensato la solita punizione di Pjanic che al 16esimo si è stampata sul palo dopo una deviazione. Per i partenopei il rimpianto più grande è stata invece la conclusione di Hamsik che, da buona posizione, ha graziato Buffon qualche minuto più tardi.
Koulibaly riapre i giochi
Dopo un primo tempo sofferto, Allegri è passato subito ai ripari ad inizio ripresa. Il tecnico ha inserito Cuadrado (fuori Dybala) e sistemato il centrocampo: settore nel quale il Napoli aveva creato diversi problemi. L'idea del tecnico juventino, ovvero quella di sfruttare meglio le ripartenze con il colombiano e con l'altro esterno (Douglas Costa), nei primi minuti non si è concretizzata grazie all'atteggiamento degli avversari: sempre attenti in difesa e molto aggressivi nel mezzo del campo.
Ingabbiato da Benatia e Howedes, Mertens ha lasciato il campo a Milik all'ora di gioco. Poco dopo Sarri ha chiamato anche Hamsik per far entrare Zielinski. Il canovaccio della sfida non è cambiato, anche se rispetto alla prima parte di gara ci sono state meno occasioni dentro le due aree di rigore. Il Napoli ci ha provato fino alla fine, ma la Juventus non si è mai disunita fino al novantesimo quando Koulibaly, sugli sviluppi di un corner, ha buttato giù il muro bianconero e fatto partire la festa napoletana.