Klopp: “Nessuno più grande di Diego. Messi? Un conto è la Liga, altro la Premier”
Il Barcellona è talmente forte che potrebbe anche permettersi il lusso di lasciar fuori i big per buona parte del campionato senza avere contraccolpi. Maradona resta il più grande calciatore di tutti i tempi. Nell'intervista ai ‘Daily Mail' Jurgen Klopp, manager del Liverpool, ne ha per tutti a cominciare dalla sua esperienza in Premier League, un campionato profondamente appassionante e al tempo stesso diverso rispetto dagli altri europei. Sempre aperto, nonostante l'evidente disparità di risorse a disposizione.

Sempre in bilico, per quell'agonismo che spinge le cosiddette ‘piccole' a non avere timori reverenziali nei confronti dell'avversario fino a dare il massimo per giocarsi tutto anche contro squadre più forti. Sempre affascinante per quell'atmosfera che avvolge gli stadi inglesi e ne fa il teatro speciale per milioni di calciofili – tifosi e non – che scelgono di acquistare abbonamenti e diritti tv per assistere al grande spettacolo della Premier.
L'ex allenatore del Borussia è nel Merseyside da due stagioni, la sfida più grande è riportare i Reds in Champions dopo aver fallito la vittoria in finale di Europa League contro il Siviglia nella scorsa stagione. Quattro punti in 3 partite, è questo il bottino accumulato finora dal Liverpool chiamato a farsi largo tra le ‘due torri' di Manchester – che non hanno badato a spese per rinforzarsi -, il Chelsea di Conte e l'Arsenal di Wenger, oltre alla mina vagante Tottenham. Lassù c'è concorrenza ed equilibrio… cose impensabili in un torneo come quello spagnolo.
Liga e Premier League sono due campionati completamente diversi. Nel campionato spagnolo il Barcellona potrebbe tranquillamente giocare metà delle partite con la seconda squadra. Messi corre 4.3 km a partita e fa 5 gol. Tutte cose che sono impossibili in Inghilterra.
Da Messi che è tra i grandi di oggi al più grande di sempre. Klopp non ha alcun dubbio quando gli chiedono chi sia stato il più forte giocatore di tutti i tempi.
Maradona non ha mai svolto allenamenti nel senso proprio del termine. Lui aveva altro… Ricordo quando lo vidi a Stoccarda, avevo solo 21 anni.Durante il riscaldamento sembrava camminare e io restavo profondamente stupito da quel che vedevo – ha aggiunto Klopp -. Quando iniziò la partita, ammutolì tutto lo stadio. Fu semplicemente straordinario.