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Klopp esalta Conte: “E’ il Guardiola italiano”

Alla vigilia del ‘Friday Night’ tra Chelsea e Liverpool, il tecnico tedesco dei ‘Reds’ elogia l’ex c.t della nazionale.: “Conte è un grande allenatore è il Guardiola di Torino. Per fortuna non gioco contro di lui, perché Antonio era un grande giocatore”.
A cura di Alessio Morra
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Venerdì sera a Stamford Bridge c’è una sfida di lusso tra il Chelsea e il Liverpool. Il match è intrigante perché si sfidano due nobili del calcio inglese, guidate da due allenatori molto bravi e molto focosi che sanno di giocarsi parecchio. Perché guardando alla sfida tra ‘Blues’ e ‘Reds’ si potrebbe dire ‘fuori i secondi’, prendendo a prestito una locuzione cara alla boxe. Perché questi due tecnici che hanno vinto molto nelle rispettive carriere sulla carta dovrebbero giocarsi ‘solo’ la qualificazione alla prossima Champions League, ma entrambi però sperano nel colpo grosso, cioè nella vittoria della Premier, anche se le due squadre di Manchester sembrano molto più forti.

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La classifica per ora sorride al Chelsea, secondo con l’Everton. Mentre il Liverpool è a già cinque punti dalla vetta. Klopp però ha avuto un avvio di campionato non semplicissimo, ha sfidato squadre importanti ed ha giocato tre volte in trasferta. Il tecnico tedesco non vede l’ora di disputare questo match: “Sono molto eccitato. La sfida al Chelsea è importante. Questa è una partita speciale per tutta la Premier League. Loro sono in forma e meritavano di vincere anche contro lo Swansea”.

L’ex allenatore del Borussia Dortmund, che ha già dato scacco matto a Leicester e Arsenal, in conferenza stampa ha esaltato l’ex commissario tecnico della nazionale. Di Conte conosce bene la carriera, ma non esattamente la provenienza geografica:

No so perché esulta in modo così passionale, ma mi sembra un tipo emotivo, anche quando la sua squadra non segna. Lui è un grande allenatore, un tecnico di successo, una sorta di Pep Guardiola di Torino. Alla Juventus ha creato uno stile speciale di gioco e ha raccolto tante vittorie. Ha guidato con profitto la nazionale italiana. In campo non gioco io contro di lui e di questo sono felice, perché Antonio era un grande giocatore.

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