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Klopp e Sarri, in Europa si vince con la tuta (e il bel gioco)

Jurgen Klopp e Maurizio Sarri hanno condotto Liverpool e Chelsea rispettivamente al successo in Champions e in Europa League. I due allenatori prediligono il bel calcio, hanno dei principi di gioco simili ma non identici. Quello che li accomuna è la tuta. Non sono tanti gli allenatori che rinunciano a giacca e cravatta.
A cura di Alessio Morra
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La rivoluzione non è un pranzo di gala. E a modo loro Jurgen Klopp e Maurizio Sarri una vera e propria rivoluzione l’hanno compiuta. Entrambi hanno vinto per la prima volta una competizione europea, lo hanno fatto a un’età (quasi 52 anni per il tedesco e 60 tondi per l’italiano) in cui raramente si inizia a vincere, al giorno d’oggi. Tutti e due sono famosi anche per non mollare mai la tuta, con cui non ci si può mai presentare a un pranzo di gala. Ma da questa settimana forse la tuta può essere sdoganata in modo definitivo a tutti gli effetti, anche se proprio noi italiani ci ricordiamo bene di un allenatore che ha vinto i Mondiali con la tuta, il suo nome è Marcello Lippi.

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I successi europei di Klopp e Sarri

Non hanno un calcio identico, ma ci sono parecchie similitudini tra Klopp e Sarri. Entrambi puntano sul bel gioco e sul 4-3-3. Tutti e due sono degli anticonformisti, il tecnico del Liverpool sorride di più, e soprattutto è arrivato prima al grande calcio. Perché Klopp nella sua bacheca aveva già due titoli della Bundesliga, e contro il Tottenham ha vissuto la quarta finale europea della sua carriera. Mentre il ‘Comandante’ la Serie A l’ha conosciuta molto tardi e la Champions l’ha disputata per la prima volta nel 2016-2017. Segno distintivo per entrambi, oltre agli occhiali, è la tuta che ha prodotto anche tante critiche negli anni napoletani a Sarri, che se n’è infischiato e ha tirato dritto. Ha festeggiato con la tuta il grande trionfo in Champions Klopp, che dopo aver perso sul filo la Premier con lo chic Guardiola ha mandato al tappeto per la terza volta su tre in stagione Pochettino.

Il precedente di Marcello Lippi

Non sono stati i primi a vincere un grande trofeo con la tuta Klopp e Sarri. Perché nel 2006 a Berlino in tuta ha festeggiato il trionfo Mondiale Marcello Lippi, che seguì così abbigliato tutte le sette partite dell’Italia, abbandonando la giacca e la cravatta che lo accompagnarono nella lunga e proficua esperienza con la Juventus.

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