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Kinder, foto di Gundogan e Boateng sulle barrette: attacchi razzisti in Germania

La speciale edizione del prodotto con le foto dei Nazionali tedeschi da piccoli, ha scatenato la reazione del movimento xenofobo Pegida nei confronti degli “oriundi”
A cura di Marco Beltrami
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Un polverone inaspettato che ha indignato la Germania e non solo. Tutto è partito da Facebook e in particolare da un’iniziativa pubblicitaria della Ferrero. La celebre azienda italiana ha deciso di promuovere le sue barrette al cioccolato Kinder in terra teutonica in occasione dei prossimi Campionati europei di calcio, con le foto sulle confezioni dei calciatori della Nazionale da piccoli. Ecco allora che i volti dei campioni del mondo, hanno sostituito quello classico del bambino biondo con gli occhi chiari, storica icona del prodotto.

Quello che però la Ferrero non si aspettava è che alcune delle foto, ovvero quelle di Gundogan, che non prenderà parte a Euro 2016 per infortunio, e Boateng diventassero oggetto di commenti razzisti. Sulla pagina Facebook Bodensee di Pegida, ovvero di un movimento xenofobo di estrema destra, sono state postate le foto con il post di accompagnamento “E’ uno scherzo?”. Il tutto in riferimento alle origini rispettivamente turca e ghanese dei due calciatori ormai da anni perni della Nazionale di Loew capace di salire sul tetto del mondo nel 2014 in Brasile. Pegida è l'acronimo di Patriotische Europäer gegen die Islamisierung des Abendlandes, ovvero il gruppo degli europei patriottici contro l’islamizzazione dell’occidente.

A questo punto sono arrivati numerosi commenti pesantissima da parte dei followers della pagina, istigati attraverso il post, come per esempio: “Vogliono piazzarci la m… come una roba normale”, oppure “Ecco la foto dei futuri terroristi”. Una serie di attacchi che sono stati prontamente segnalati a Facebook che ha deciso di oscurare la pagina, in attesa di ulteriori provvedimenti. Infatti altrettanti sono stati i commenti per esprimere indignazione per l’accaduto, scagliandosi contro i gestori della pagina che rischiano sanzioni pesanti.

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