Khedira ai tifosi (occasionali) che fischiano: “Silenzio”

Il gol del 3-1, la classica ciliegina sulla torta o il bicchiere della staffa. Fate voi. La rete di Khedira ha suggellato vittoria sul Milan, forza della Juventus (che ha una rosa versatile e ben attrezzata), capacità di Allegri di leggere la partita utilizzando gli uomini giusti al momento (e al posto) giusto. In tre parole: settimo scudetto consecutivo. Applausi a go go, classifica che sorride e fa marameo al Napoli (a -4 dopo il pareggio col Sassuolo), Champions alle porte ma chi se ne frega e Ronaldo non fa paura, tanti baci a Leo (Bonucci) che s'è tolto lo sfizio di sciacquarsi la bocca davanti ai suoi (ex) tifosi e un plauso speciale a Sami ‘tetesco di Germania'.
Ha calato il tris sul rettangolo verde e trasformato i fischi ingenerosi in olè, a testimonianza di quanto l'umore della folla sia mutevole. Possibile che la sua prestazione meritasse bordate di sibili, mugugni e qualche ‘vaffa' di troppo? Fa parte del gioco, Khedira lo sa e li lascia giocare. Al resto ci pensa lui e serve al tifoso sciocco/occasionale/situazionista l'opportunità di perdonare sé stessi per tanta impudenza nei confronti di un campione del mondo.
Li ha lasciati tutti in "silenzio" come scriverà nel messaggio pubblicato sul proprio account ufficiale di Twitter rivolto a chi "diceva che non ero mai stato coinvolto in un'azione dal gol negli ultimi match". Una risposta social ironica dopo quella sul campo: "Un ringraziamento speciale va a tutti i tifosi per la grande atmosfera di questa sera".
Poco prima, nelle interviste del dopo gara, era stato Gigi Buffon a spezzare una lancia in favore del compagno di squadra, beccato nella ripresa. "A volte allo stadio alla prima difficoltà si mugugna e fischia – ha ammesso il portiere bianconero -. Il sostegno deve essere doveroso, la gente deve aiutarci, abbiamo bisogno del loro sostegno, al di là degli errori del singolo. E poi Khedira va sostenuto a prescindere".