Kevin Lasagna, ritrova la A a Udine l’ex idolo dei tornei amatoriali
Il suo trasferimento all'Udinese si era già concretizzato nella sessione di gennaio, ma l'accordo ottenuto dai friulani prevedeva che restasse a Carpi per completare ulteriormente il processo di maturazione. Detto fatto, per Kevin Lasagna, attaccante classe '92, che i palcoscenici del grande calcio li ha conosciuti con un certo ritardo. Nel 2014 era ancora un giocatore di serie D, costretto ad arrotondare il mensile partecipando a tornei amatoriali a pagamento, fino alla scoperta dell'attuale ds del Napoli, Cristiano Giuntoli.
Caterve di gol in D, poi il guizzo a San Siro
Cresciuto nelle giovanili del Chievo Verona, la sua carriera ha subito preso una piega dalle aspettative. Passa prima al Suzzara per due stagioni e poi alla Governolese, dove disputa il campionato di Promozione. Qui si mette in luce segnando undici gol per campionato e passa in D prima al Cerea, nel 2012-2013, poi all'Este, l'anno successivo dove avviene l'exploit che lo fa notare dall'ex ds del Carpi: 21 gol in 33 partite e lo sbarco nel mondo dei professionisti. Giuntoli crede a tal punto in lui da spingersi a dire: "Lasagna arriverà in Nazionale" e una simile apertura, unita ai modi genuini e timidi del giocatore, lo trasforma subito nell'idolo della piazza.
Sul campo le risposte non si fanno attendere: con 5 gol contribuisce alla promozione del Carpi in A e l'anno successivo, nonostante le numerose richieste da squadre di maggior blasone, decide di restare con il suo mentore Castori, per giocarsela anche al piano superiore. Il primo gol è da favola, in linea con la sua storia: arriva nella cornice di San Siro, contro l'Inter, utile a strappare un insperato pareggio al 92′. Non resterà il solo, a seguire arriveranno i centri contro Fiorentina, Roma, Verona e Empoli. Prima della retrocessione.
Bomber ritrovato pronto al salto
Il ritorno in B per questo attaccante mancino, abile palla al piede, forte in progressione e capace di giocare anche sul filo del fuorigioco, è all'insegna della consapevolezza. Castori lo imposta da subito come titolare: gerarchie capovolte con Mbakogu e ruolo di prima punta, spesso solitaria, nel quale impara a giocare per la squadra e fare reparto da solo. Segna così 14 gol, massimo in carriera tra i pro, distribuisce 5 assist e sfiora insieme ai compagni l'impresa di tornare subito in A, sfuggita solo in finale play off contro il Benevento. Ora la nuova sfida si chiama Udinese, dove sarà chiamato a sostituire Zapata.
Cosa fare al fantacalcio
Il gioco dinamico di Delneri potrebbe ampiamente fare al caso suo, specie se Thereau continuasse a manifestare quella discontinuità che lo ha caratterizzato quest'anno. Lasagna può adattarsi a giocare da prima o seconda punta, centrale o più esterno. Non partisse titolare, ha comunque dimostrato di sapersi far trovare pronto anche dalla panchina. Nell'ultima stagione in A è stato tra i giocatori in Europa a segnare più gol da subentrato. Una puntatina per il ruolo di quarta, quinta punta la faremmo. Farà bene, anche senza il "derby della tavola" sfumato con Maccarone.