Keita: “L’addio alla Lazio? Non mi pento. Volevo lasciarla già un anno fa”
Keita Balde la scorsa estate ha fatto una guerra personale con la Lazio. Il giocatore ha rifiutato ogni proposta di rinnovo contrattuale del club di Lotito e nel corso del mercato estivo è passato al Monaco. In un’intervista rilasciata a L’Equipe l’attaccante nato in Spagna ma dal passaporto senegalese ha detto chiaramente di non essersi affatto pentito di aver lasciato la Lazio:
Non mi pento di nessuna scelto che ho fatto fino a oggi. Ho avuto la possibilità di giocare a 18 anni nella prima squadra della Lazio e oggi sono in un grande club che mi ha pagato 30 milioni. Se fossi rimasto al Barcellona ora non sarei qui. In quel periodo avevo diverse offerte dalla Spagna, ma volevo cambiare in maniera radicale. E la Lazio mi ha fatto l’offerta migliore.
L’arrivo alla Lazio
La Lazio lo prese quando era giovanissimo, Keita ricorda benissimo quei momenti e ricorda bene quanto fu difficile ambientarsi in una nuova realtà. L’attaccante parla con grande trasporto dei sacrifici fatti e del gran lavoro svolto nel corso del suo primo anno italiano:
All’inizio dormivo nel centro sportivo. Il primo anno è stato difficile passarlo lontano da casa, ma in quei momenti pensi ai tuoi obiettivi, al fatto che il calcio è fatto di sacrifici. L’esordio in prima squadra? Ogni giorno mi svegliavo e lavoravo per questo.
L’addio alla Lazio e la trattativa con il Monaco
Nell’ultima stagione Keita è cresciuto tantissimo, ma quel campionato non avrebbe voluto disputarlo con la maglia biancoceleste. La trattativa con la Lazio è stata rapida, decisiva l’amicizia con l’ex difensore dei monegaschi Mendy. Infine tanti elogi per il campionato francese da parte di Keita:
Era già da un anno che volevo lasciare la Lazio, cambiare strada, vedere un nuovo calcio, altre persone. La Ligue 1 l’ho seguita lo scorso anno, avevo visto il Monaco fare un grande campionato e giocare bene in Champions. Prima di firmare con il Monaco ho parlato con Mendy. Siamo amici, ci siamo sentiti spesso e lui mi ha parlato bene del Monaco. Non ho esitato. Qui il calcio è fisico e veloce. Ci sono davvero buoni giocatori, infatti non riesco a capire perché dicono sia un campionato di livello medio.