Karim Benzema il ‘bad boy’ del Real e della Francia
Karim Benzema è un attaccante fortissimo. Il francese è un giocatore completo, sa segnare in ogni modo; in carriera ha già vinto tutto quello che poteva vincere a livello di club (14 titoli tra Lione e Real Madrid), con la nazionale transalpina insegue i record di gol di Henry e Platini. Ma nonostante ciò non viene mai inserito tra i più forti del pianeta. Forse perché fuori dal campo ne ha combinate parecchie. Pure lui è tra i ‘selvaggi e sentimentali' del calcio internazionale… Tre anni fa si rifiutò di aiutare la nonna, che aveva grosse difficoltà economiche (servivano 1500 euro al mese). In un paio di occasioni è stato coinvolto in scandali sessuali di varia natura. Il Real Madrid un paio di volte lo ha multato per le sue avventure pericolose. Nella capitale spagnola fu pizzicato mentre andava a 216 chilometri orari, mentre lo scorso gennaio decise, a Dubai, di lanciarsi con il paracadute.
Lione – Il suo pedigrée giovanile è quello del classico attaccante fenomenale che segna valanghe di gol. Appena diciassettenne esordisce in Ligue 1. Benzema gioca nel Lione più forte di tutti i tempi. Perché tra il 2002 e il 2008 in patria l’OL è imbattibile e ha in rosa giocatori fenomenali che fanno le fortune della Nazionale francese, del presidente Aulas (che ha incassato cifre stellari) e dello stesso Benzema, che al fianco di Malouda o di Juninho Pernambucano affina le sue qualità. Il primo gol in Ligue 1 lo realizza il 4 marzo 2006 in Corsica, all’Ajaccio. L’anno successivo è ancora una riserva. Ma nella stagione 2007/2008 esplode. 20 gol in campionato e 4 in Champions League lo consacrano. Il Lione vince il settimo titolo consecutivo (l’ultimo della sua storia). Benzema chiude l’annata da capocannoniere e con trentuno reti complessive. L’annata seguente è leggermente al di sotto delle aspettative, ma le sue prestazioni sono di alto livello. Il Real Madrid, che si stava rifondando, lo preleva per 35 milioni e lo sceglie come partner di Ronaldo.
Real Madrid – Con la maglia dei ‘blancos’ l’inizio non è facile. Perché con Pellegrini in panchina il Real manca tutti gli obiettivi. Benzema fa la spola tra campo e panchina, perché al fianco di Ronaldo spesso gioca Higuain. Karim chiude la stagione con appena nove reti. Con Mourinho la musica cambia completamente. Agli ordini dello Special One mette a segno quasi 80 gol in tre stagioni, in cui vince la Liga e la Coppa del Re. Quando Mou saluta, al Real arriva Ancelotti che trova Bale che forma la fenomenale BBC, con Benzema e Cristiano Ronaldo. All’inizio per il francese è durissima, poi pian piano trova le misure giuste nel tridente. Arrivano gol splendidi e un poker di trofei (Champions League, Supercoppa Europea, Coppa del Re, Mondiale per Club).
Bleus – Benzema con la nazionale francese ha un cattivo rapporto, che nasce probabilmente molto da lontano. Karim oggi è il bomber della squadra di Deschamps, ma quando era ragazzino non faceva il tifo per la Francia, lui stesso confessò che nella finale dei Mondiali 1998 sostenne il Brasile di Ronaldo. Nel 2008 Domenech lo porta agli Europei, che sono fallimentari. Due anni incredibilmente Domenech lo esclude da SudAfrica 2010. Con Blanc è subito titolare, ma a Euro 2012 delude. Nessun gol segnato, e pure i bookmakers lo davano come favorito per il titolo dei cannonieri. La musica cambia con Deschamps. Ai Mondiali brasiliani Benzema parte fortissimo: realizza due gol all’Honduras e poi due reti alla Svizzera. Nel quarto di finale con la Germania costringe Neuer a una parata pazzesca. Il post Mondiale non è stato eccelso con i ‘Bleus’, ma il grande obiettivo con la nazionale è quello di Euro 2016.