Kalinic, Biglia, Silva: 3 flop da 90 milioni. Così il mercato del Milan va in malora
Venticinque milioni per Kalinic, altri venti per Biglia: totale, 45 milioni per un due calciatori presi come pedine essenziali e adesso nell'occhio dei ciclone per un rendimento mortificante. La sconfitta contro la Juventus ha alimentato la crisi del Milan, piombato a distanza siderale dai bianconeri (-12) e con la rivoluzione in panchina alle porte: Montella resta al suo posto per il momento ma dopo la sosta di campionato in occasione dell'impegno della Nazionale (playoff di qualificazione a Russia 2018) potrebbe non esserci più lui al timone della squadra.
Il Milan non segna da 3 partite di campionato in casa. E' la striscia più lunga per i rossoneri da dicembre 2007. L'ultima volta è stato contro la Spal: era il 20 settembre e il successo arrivò con 2 calci di rigori battuti da Rodriguez e Kessié. Da allora è stato buio pesto contro la Roma, il Genoa e poi la stessa Juventus. Tre gare davanti al proprio pubblico, 1 solo punto con il Grifone… la gara dell'espulsione di Bonucci con annessa squalifica di 2 giornate per la gomitata a Rosi.
Milioni e meteore. Che fine ha fatto André Silva? Benedetto da Cristiano Ronaldo, era stato tra i primi acquisti della scorsa estate: 38 milioni di euro (più 2 di bonus) relegati in panchina e in campo a intermittenza tra Europa League e Serie A. Cifra che sommata ai 45 milioni per Biglia e Kalinic fa 83/84 milioni, quasi la metà di quanto speso per le trattative. E' sufficiente già questo dato per quantificare le proporzioni della crisi e delle scelte.
Raffronto impietoso. Higuain ha due occasioni e le trasforma in gol, Kalinic le sbaglia in maniera clamorosa. Il croato, che avrebbe dovuto essere il fiore all'occhiello, è la più grande delusione di quest'avvio di stagione: non incide nel gioco aereo, non eccelle per tempismo né per ‘cattiveria' sotto porta e le sue velleità vanno a sbattere contro la traversa. Quanto a Biglia, è la brutta copia del calciatore visto con la Lazio: palloni giocati in orizzontale o tocchi verso Donnarumma hanno scandito in negativo la sua prestazione. I fischi che lo hanno accompagnato al momento dell'uscita dal campo sono la fotografia impietosa di quanto sta accadendo al Milan.