Kakà: “Sarò sempre grato a Rui Costa, al Milan lui era il prof e io l’alunno”

Ci sono storie che meritano di essere raccontate. Una di queste è sicuramente quella relativa al rapporto tra Ricardo Kakà e Manuel Rui Costa, gioielli del Milan nei primi anni 2000. Nessuna competizione tra i due, ma un rapporto vero e sincero con il portoghese che si è rivelato una chioccia per il giocatore che ne ha di fatto raccolto l’eredità, scrivendo pagine importanti della storia rossonera. In un’intervista concessa a Le Buteur, il brasiliano ha infatti evidenziato il bellissimo rapporto con l’ex Fiorentina: “Ho imparato molto, è stato gratificante e non c’è mai stata rivalità tra noi. Spesso mi dava consigli a fine primo tempo spiegandomi anche come sbarazzarmi dei difensori in marcature e come cercare gli spazi. E’ stato importante e mi ha aiutato molto. C’è stato un vero rapporto tra alunno e professore“.
La figura di Manuel Rui Costa si è rivelata dunque decisiva per la crescita di Kakà che ha rivelato anche un retroscena relativo al suo mancato approdo al Paris Saint Germain: “Quando ho raggiunto un accordo per firmare con il Milan c’era come dirigente Leonardo, il quale aveva un ottimo rapporto con il PSG. Essendo arrivato molto giovane a Milano, c’era l’idea di prestarmi a Parigi per giocare con continuità e tornare poi in rossonero con più esperienza. In squadra c’erano anche Rui Costa e Rivaldo. Il club alla fine ha poi deciso di tenermi a disposizione di Ancelotti”.
Quelli al Milan sono stati sicuramente gli anni migliori della carriera di Kakà. Ecco come il brasiliano racconta poi le travagliate stagioni al Real Madrid di cui ha comunque un bel ricordo: “Non credo si possa parlare di fallimento. Certo, è stata un’esperienza diversa da quella che ho attraversato a Milano, ma alla fine ho trascorso quattro anni in cui ho giocato 120 partite e segnato 29 gol. Abbiamo vinto tre titoli. Quello che ho perso in verità, è stata la continuità nel giocare. Mi è mancata a causa del mio infortunio, ma anche dalla scelta dell’allenatore. Ho trascorso quattro anni speciali là e oggi ho il privilegio di dire che ho giocato così a lungo in un grande club come il Real Madrid“.