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Kakà rivuole il Milan, ma ai rossoneri non serve più

Ieri il padre del brasiliano era a San Siro per assistere al match con il Napoli.
A cura di Gianni Monaco
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Kakà e il Milan: una storia che secondo molte indiscrezioni giornalistiche potrebbe ripartire. Ieri sera, ad assistere a Milan-Napoli c'era il padre del fantasista brasiliano. La sua presenza non è certo passata inosservata. Bosco Leite si è limitato a dire: "Il futuro di Kakà? Chiedete a Galliani, vedremo cosa succederà".

A Massimo Allegri è stato già chiesto cosa pensi di un eventuale arrivo del brasiliano del Real Madrid: "Per ora il calciomercato è chiuso – ha risposto il tecnico – a giugno si penserà agli eventuali arrivi". Parole diplomatiche, come è normale che sia per un tecnico, specie se arrivato da poco.

Kakà fu ceduto dal Milan nel 2009 per 65 milioni di euro. Allora il brasiliano era considerato uno dei più forti giocatori al mondo. La sua partenza fece temere ai tifosi rossoneri che la società volesse smantellare, ma così non è stato. I fatti, alla lunga, hanno dato ragione a Galliani e Braida.

L'ex giocatore del San Paolo non si è mai espresso nel Real Madrid ad alti livelli. Le sue stagioni sono state caratterizzate da molti infortuni. Da quando c'è Mourinho, il brasiliano non è più titolare, anche perché Ozil sta facendo benissimo. Il destino di Kakà è lontano da Madrid. Difficilmente, però, potrà essere al Milan, visto che la società rossonera non potrebbe dargli 10 milioni di euro l'anno (tanto prende al Real), senza dimenticare l"indennizzo da versare agli spagnoli.

Parliamoci chiaro: Kakà, questo Kakà, al Milan non serve. E in più, visto l'ormai scarso rendimento, costa troppo. Riprenderselo sarebbe un grosso errore: la storia di Shevchenko è emblematica.

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