Kakà assolto dall’accusa di evasione fiscale
Buone notizie per Ricardo Kakà che può finalmente tornare a concentrarsi esclusivamente sul calcio giocato. La stella brasiliana, che milita attualmente nell’Orlando City, nella Major League Soccer statunitense, è stato assolto in sede penale dalla pesante accusa di evasione fiscale. Il trequartista che ha scritto pagine importanti di storia del calcio con la maglia del Milan era stato accusato infatti di aver creato una particolare società con il fine di creare uno schermo per evadere le tasse. La vicenda è nata alla luce degli avvisi di accertamento recapitati a Kakà dall’Agenzia delle Entrate locale, per delle dichiarazioni dei redditi relative agli anni 2005, 2007 e 2008.
In ballo una presunta evasione fiscale di circa 2 milioni di euro con l’accusa della creazione di tale “Tamid Sport Marketing Srl’, che si rivelasse una sorta di schermo tra la sua posizione e quella degli sponsor. Il tutto al fine di poter far calare le tasse relative agli introiti dei diritti di immagine. Kakà ha versato nelle casse dell'Agenzia i 2 milioni di euro richiesti, preparandosi ad affrontare in sede penale le accuse. Il rappresentante della pubblica accusa però ha dato ragione al caciatore, non convinto da quanto messo sul banco dall’Agenzia delle Entrate. Queste le motivazioni dell’assoluzione: “La società era realmente operativa e non si trattava solo di uno schermo per non pagare le imposte". Sospiro di sollievo dunque per l'ex Milan che sta trovando una seconda giovinezza oltre oceano come confermato dalle prestazioni incoraggianti. Il Commissario tecnico Dunga infatti nello scorso ottobre ha deciso di puntare sulle sue doti e sulla sua esperienza, sempre utili al Brasile, per sostituire l'infortunato talento ex Inter del Liverpool Coutinho.