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Juventus, Vidal: “Dietro le punte do il meglio. Pirlo? Indescrivibile”

Il centrocampista cileno si sta adattando al nuovo ruolo dietro le punte richiestogli da mister Allegri. Ha portato in vantaggio i bianconeri nel primo tempo su rigore. Poi la Juve ha sofferto e subìto fino alla rete-vittoria arrivata al 95′
A cura di Alessio Pediglieri
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Arturo Vidal ha messo il suo sigillo in quest'ultimo derby, su calcio di rigore (tirato e segnato due volte) che aveva permesso alla Juventus di andare in vantaggio per prima sull'iniziale 1-0 prima del capolavoro a tutto campo di Bruno Peres e della perla di Andrea Pirlo a 2 secondi dal fischio finale che ha regalato ai bianconeri un successo strepitoso. Un gol ‘normale' per il centrocampista cileno, che però ha dato la spinta giusta alla squadra per credere nella vittoria e il solito tanto lavoro a centrocampo dietro le punte, il nuovo ruolo che Max Allegri gli ha riservato per la sua nuova Juventus. Maggiori responsabilità, obbligo di ultimo passaggio, più vicino alla porta avversaria. Da vero leader, malgrado qualche settimana fa tra polemiche, infortuni e incomprensioni Vidal sembrava aver perso il feeling con compagni, tecnico, società e tifosi. Ora si è ripreso il proprio posto e promette prestazioni ancor più decisive da qui fino a fine maggio, sia in campionato che in Coppa dove il successo contro il Malmoe ha lanciato i colori bianconeri ad un passo dalla qualificazione agli ottavi di Champions League.

Nessun problema col nuovo ruolo. E' stato un derby difficile, delicato, complicato vinto 2-1 nel recupero. Non facile, come tutte le sfide contro i granata che quando vedono bianconero si trasformano magicamente. E se l'inizio è stato pro Juventus grazie al vantaggio iniziale, il resto di partita ha visto anche il Toro protagonista e un finale al cardiopalma con i bianconeri ridotti in 10 per l'espulsione di Lichtsteiner e l'ultimo arrembaggio svanito nel gol-capolavoro di Andrea Pirlo: "Oggi il Torino ci ha messo in grandi difficioltà ma si sapeva, ogni derby è delicato e complicato. Hanno messo una gran densità dietro, dieci dietro la linea della palla e pronti a ripartire. Era dura. Il mio nuovo ruolo mi piace, mi sto adattando. Sono certo che se l'anno scorso ho giocato bene e segnato tanto quest'anno posso giocare meglio e segnare anche di più. I conti si fanno solamente a fine anno. Pirlo? Come posso descriverlo? Non ho più aggettivi per lui".

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