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Juventus-Verona, né striscioni né bandiere e i tifosi urlano: “Ultrà fuori dalle galere”

“Fuori gli ultrà dalle galere” per contestare gli arresti dei capi ultrà nell’operazione Last Banner. È lo slogan scandito dai tifosi della Juventus prima della gara contro l’Hellas Verona all’Allianz Stadium, una protesta che è proseguita anche all’interno dello stadio quando nel settore di Curva non sono stati esposti né striscioni né bandiere.
A cura di Maurizio De Santis
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"Fuori gli ultrà dalle galere". È lo slogan scandito dai tifosi della Juventus prima della gara contro l'Hellas Verona all'Allianz Stadium, una protesta che è proseguita anche all'interno dello stadio quando nel settore di Curva non sono stati esposti né striscioni né bandiere, una manifestazione simbolica per reclamare contro la recente operazione delle forze dell'ordine che ha portato all'arresto dei capi dei supporter in seguito a un'inchiesta condotta dalla Digos. Ingente la presenza di agenti all'esterno dell'impianto mentre sulle gradinate la presenza degli steward è stata un segnale chiarissimo della volontà di controllare quella porzione di campo che spesso – come accade anche in altre parti d'Italia – viene considerata zona franca dai tifosi stessi.

Volantino dei tifosi prima di Juve-Verona: Né santi, né demoni ma solo ragazzi da stadio

Di fronte alla Curva Sud altri tifosi hanno distribuito un volantino – non firmato – sul quale c'era scritto una sorta di comunicato emesso da coloro che si definiscono ‘ragazzi da stadio' che non sono ‘né santi né demoni' e che mercoledì scorso avevano scelto di non seguire la Juventus nella trasferta di Champions a Madrid.

Riteniamo informare tutti che, a prescindere da cosa ci riservi il presente e il futuro, saremo sempre presenti e pronti a combattere, contrastando chiunque che, per ottenere visibilità e successo, è disposto a infangarci ed etichettarci come delinquenti o persone pericolose. Siamo ultras con valori, che in questi anni hanno sempre seguito la squadra nel nome di tanti sacrifici e rinunce. E per questo pretendiamo rispetto. Né santi, nédemoni. Solo ragazzi di stadio".

Inchiesta Last Banner: capi ultrà arrestati con accusa di estorsione

Last Banner è il nome del filone d'indagine che ha fatto scattare le misure cautelari per 12 persone: tra di loro i leader dei gruppi storici e più caldi di Drughi, Viking e Nucleo 1985. I reati contestati, a vario titolo, sono associazione a delinquere, estorsione aggravata, autoriciclaggio e violenza privata. "I giocatori devono capire chi comanda", è una delle frasi intercettate e messe a verbale a testimonianza della gravità della situazione e del tentativo da parte della frangia più estrema del tifo bianconero di condizionare il rapporto con la società per obbligarla a cedere biglietti e a elargire altri favori.

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