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Juventus-Udinese 2-0: Tevez e Marchisio a segno e Allegri sorride (foto)

I bianconeri aprono le danze all’8′ con l’Apache. Poi soffrono, rischiano il pareggio (gol a Bubnijc annullato per fuorigioco millimetrico) e chiudono nella ripresa grazie ad un tiro perfetto di Marchisio. Roma raggiunta e ora Champions League.
A cura di Alessio Pediglieri
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La Juventus chiude anche la pratica Udinese con una vittoria. Dopo il Chievo, a crollare sotto i colpi bianconeri è stata la squadra allenata da Andrea Stramaccioni giunta allo Juventus Stadium contro ogni pronostico ma brava a tener viva la partita fino a metà del secondo tempo. Malgrado già dopo soli 8 minuti fosse andata in svantaggio per la rete di Carlos Tevez, viatico per il definitivo 2-0 che riporta la Juve in vetta al campionato a braccetto con la Roma. In una sfida a distanza che durerà probabilmente per tutta la stagione e che vedrà un confronto anche in chiave europea perché fra qualche giorno entrambe scenderanno in campo in Champions dove dovranno dimostrare di valere il posto che occupano nei rispettivi gironi. Buone sensazioni per Allegri che ha visto una squadra più in palla – soprattutto dal punto di vista della tenuta – rispetto a Verona. La pausa e il lavoro stanno ripagando il tecnico toscano che ha visto meno occasioni sprecate e un gol in più rispetto al debutto. Con Tevez, migliore in campo, pronto a fare la differenza, Llorente solito Leone a disposizione del compagno di reparto e della squadra, Pereyra che fa il vice Vidal nel modo migliore e una difesa attenta. Da migliorare la spinta sulle fasce ancora a fase alterna e in Pogba che  – orfano di Vidal e Pirlo – fatica a prendere in mano il centrocampo. Nel finale, Allegri fa respirare Tevez e Llorente inserendo una coppia – forse per il futuro – tutta inedita con Coman e Morata in avanti.

Primo tempo: Pronti, via risolve Tevez dopo 8 minuti

Il primo tempo si chiude con la Juventus in vantaggio, meritatamente anche se solo di un gol. perché la squadra di Allegri colpisce quasi subito il bersaglio grazie a Carlitos Tevez che come l'anno scorso dedica la propria rete ai quartieri disagiati in periferia di Buenos Aires. Un gol cercato e voluto dall'Apache che resiste ad una carica di Kone per poi chiudere alle spalle del povero Karnezis che deve raccogliere la sfera in rete dopo soli 8 minuti di gioco. Tutto facile per i campioni d'Italia che dimostrano di avere la stessa mentalità ‘contiana', attaccando l'avversario da subito senza far ragionare né riflettere su come sistemarsi in campo e reagire. L'Udinese di Stramaccioni, che come terminale offensivo ha il solito Di Natale supportato da Muriel, prova a costruire gioco ma si presenta troppo timorosa per poter impensierire Buffon. E così ne nasce una partita in mano ai bianconeri di Allegri che provano il raddoppio con Pogba dal limite, e con i friulani che provano solo a ribattere – male – in contropiede.

Secondo tempo: la sventola dalla distanza del Principino

Non è un caso se Stramaccioni sceglie per il secondo tempo di sostituire un insufficiente Muriel con Bruno Fernandes cambiando l'aiuto a Di Natale in avanti cercando maggior qualità e sostanza. Ma è sempre la Juventus a fare la partita e Karnezis si trova a impegnarsi ancora su un tiro di Pogba su punizione, sventando un raddoppio che avrebbe chiuso troppo presto l'incontro. Cresce l'Udinese nel corso dei minuti e l'occasione più ghiotta arriva al 20′ minuto quando Bubnijc supera sotto misura Buffon ma si fa trovare in posizione di fuorigioco millimetrica e la rete viene annullata. Una scossa che dimostra ancora una volta – come a Verona – un calo fisico importante degli uomini di Allegri che hanno la grave colpa di non chiudere il match, soffrendo ancora tanto. Fino al 30′ quando Claudio Marchisio decide di chiudere da solo la gara con una sventola da fuori area che brucia Karnezis e piega le resistenze friulane per un finale più disteso. Tanto che Allegri ne approfitta per sostituire subito Tevez in ottica Champions, lasciando spazio al talento di Coman prima e poi permettendo ad Alvaro Morata di esordire in bianconero a una manciata di minuti dalla fine al posto di Llorente.

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