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Juventus, tutti pazzi per Tevez e il Mondiale 2014 non è più un miraggio

I tifosi bianconeri e quelli argentini chiedono al Ct Sabella di convocarlo nell’Argentina.
A cura di Marco Beltrami
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Le sue esultanze sono diventate proverbiali, le sue prestazioni ancor di più. A Carlitos Tevez è bastata una manciata di partite per stregare il popolo bianconero dimostrando di saper reggere il peso dell’eredità di quel numero 10 appartenuto a gente come Platini e Del Piero. 6 gol in 10 giornate, un assist, grinta, corsa, umiltà e una dote da trascinatore silenzioso che già ne hanno fatto l’idolo della tifoseria. Nessuno durante la gestione Conte aveva mai segnato con tanta continuità, motivo per cui il tecnico bianconero si gode, il grande colpo di mercato di Marotta e company che gli hanno assicurato il tanto richiesto top player.

Un rendimento super. Solo nel Manchester City nel campionato 2010/2011 l’Apache ha fatto meglio con 7 reti e 2 assist ma considerando che quella attuale è la sua prima annata italiana si può essere più che soddisfatti. Conte per l’argentino ha fatto un’eccezione facendolo partire dalla panchina solo in un’occasione, a dimostrazione di un inserimento perfetto negli schemi dei campioni d’Italia.

Conte esalta l'Apache. Il tecnico salentino alla vigilia della delicata sfida di Parma ha elogiato ancora il suo Carlitos, sottolineando lanciando un messaggio al Ct della Nazionale argentina Sabella: “Non scopro certo io il valore del giocatore, quello che può dare e che potrà dare alla Nazionale. Mi auguro che possa essere convocato per i Mondiali, perché è un calciatore sicuramente molto forte, che merita di partecipare a un palcoscenico talmente importante. L’aspetto positivo è che Carlos può allenarsi nelle due settimane, ricaricare, cosa che vorrei fare anche con gli altri Nazionali e spesso questo non accade. Invece quelle due settimane diventano molto importanti”. In Argentina i tifosi sperano di rivedere presto Tevez, uno dei giocatori più amati in patria, nuovamente con la maglia dell’Albiceleste. Il suo piglio e la sua grinta, oltre alle capacità realizzative, farebbero comodo alla selezione sudamericana.

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