Juventus, tutti i numeri di una rimonta da record
Ciclo ormai giunto al capolinea, incapacità della società di sostituire Vidal, Pirlo e Tevez, dunque campagna acquisti fallimentare e scelte cervellotiche di Allegri e della società. Queste sono solo alcune delle critiche che venivano mosse alla Juventus di inizio stagione. Quella squadra irriconoscibile capace di accumulare 12 punti in classifica in 10 giornate, di perdere gli scontri diretti, ritrovandosi a meno 11 dalla capolista Roma. Il punto più basso? Il ko con il Sassuolo, con tanto di faccia a faccia nello spogliatoio a fine gara, e strigliata dei senatori.
Impresa magica per la Juventus
Da lì in poi però è solo magia. Una magia iniziata con il gol nel recupero di Cuadrado che ha deciso il derby e proseguita poi per altre 14 gare. Solo vittorie per Buffon e compagni che con l’ultimo successo sul Napoli si sono ripresi la vetta della classifica. Pazzesco sì, ma meritato. Squadra compatta, tornata difensivamente perfetta, cinica, con un allenatore confermatosi tra i migliori nella lettura delle partite e con i nuovi arrivati integratisi alla perfezione. Basti pensare a Dybala, ma anche Mandzukic, Zaza, Cuadrado, Alex Sandro, Khedira. Insomma una Juve che si è ripresa lo scettro della Serie A proprio nel confronto con quel Napoli che con 8 vittorie consecutive si è confermata l’unica antagonista dei campioni d’Italia che a poco a poco, giornata dopo giornata hanno messo la freccia scavalcando Milan, Roma, Inter e Fiorentina, in un campionato divertente e pieno di colpi di scena.
Vietato distrarsi adesso
E pensare che tra i record della Juventus c’è anche quello degli infortuni, più di 40, che hanno impedito ad Allegri finora di poter contare spesso e volentieri su tutte le sue pedine, come nell’ultimo confronto diretto. Il momento dei bianconeri però è davvero perfetto e il gruppo è solidissimo al punto che anche le seconde linee non si fanno trovare impreparate, basti pensare a Zaza proprio contro gli azzurri. Adesso però guai ad entusiasmarsi troppo predica Allegri, che non pensa al record di 17 vittorie consecutive che potrebbe essere raggiunto contro Bologna e Inter, ma allo giocare le restanti 13 partite come altrettante finali. A breve infatti la Juventus dovrà anche tornare a concentrarsi sulla Champions con il confronto con il Bayern e le energie dovranno dunque essere ben dosate. Le parole di Buffon a tal proposito sono chiarissime e confermano anche la forza della Juve: “Adesso comincia il duro, ma anche il bello. Dobbiamo continuare fino alla fine, ora che siamo lì non possiamo più farci superare”.
Nel frattempo però la Juve non può non sognare un’impresa che avrebbe il sapore del record. Nessuno infatti in Italia ha vinto lo scudetto rimontando 11 lunghezze nell’era dei 3 punti a vittoria. I casi più eclatanti sono per esempio quelli del Milan che nel 1998-99 recuperò 7 punti alla Lazio, oppure, quello che nella stagione successivo vide proprio i capitolini rimontare 9 lunghezze alla Juve frenata in extremis nel diluvio di Perugia. E poi l’indimenticabile 5 maggio 2002 che permise ai bianconeri di vincere il titolo dopo una clamorosa rimonta di 7 punti all’Inter