Juventus senza tifosi a Napoli, è polemica tra i due club

Domenica sera nel posticipo della 18esima giornata la Juventus gioca in casa del Napoli. I bianconeri proveranno a difendere il primato sulla Roma, che nel pomeriggio gioca il derby con la Lazio, e soprattutto proverà a riscattare la sconfitta nella finale della Supercoppa Italiana dello scorso 22 dicembre. E la Juventus non avrà ufficialmente il supporto dei propri tifosi. Perché il CASM, il comitato di analisi e sicurezza per le manifestazioni sportive, ha deciso che non ci saranno tifosi della squadra Campione d’Italia al San Paolo.
La Juventus non è stata contenta di questa decisione. E soprattutto non è rimasta contenta del fatto che i rappresentanti del Napoli non si siano presentati alla riunione che si è tenuta lo scorso 2 gennaio al Viminale, dove c’erano i rappresentanti bianconeri e i dirigenti incaricati dal Ministero dell’Interno e del Dipartimento della Pubblica Sicurezza. In quell’incontro si era cercato di trovare un accordo che stabilisse adeguate misure di sicurezza perché anche i tifosi della Juve potessero essere a Napoli domenica sera. Ma la mancanza dell’addetto napoletano, irreperibile anche a livello telefonico ha praticamente impedito di trovare una soluzione. E così i biglietti per il settore ospiti del San Paolo saranno venduti ai soli tifosi partenopei, anche se non si può escludere completamente la presenza di tifosi juventini della zona che presenzieranno al match nei vari settori dello stadio. I dirigenti della Juventus non hanno preso bene questa decisione, e quest’ultimo episodio è andato a peggiorare i rapporti tutt’altro che splendidi tra i due club.
Il comunicato del Napoli. "La S.S.C. Napoli S.p.a. con riferimento alla notizia riportata dagli organi di informazione circa il divieto di partecipazione dei tifosi della Juventus alla trasferta connessa alla gara Napoli – Juventus del 11 gennaio p.v. precisa quanto segue. La decisione di chiudere la parte inferiore del settore ospiti e di destinare quella superiore per iniziative di legalità con divieto di vendita dei tagliandi ai non residenti nella Regione Campania, anche ove in possesso della Tessera del Tifoso, è stata assunta dal Prefetto di Napoli, condividendo la valutazione del Ministero degli interni che ha reputato la gara “…connotata da profili di rischio massimo…”.
La S.S.C. Napoli è pertanto totalmente estranea alla suddetta valutazione ed alla decisione che ne è conseguita. E’ inoltre del tutto inaccettabile ricevere dall’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive del Ministero degli Interni, tramite la Lega Nazionale Professionisti Serie A, nella mattinata del 31 dicembre u.s. una convocazione riguardante una riunione indetta per la mattina del 2 gennaio u.s. avente ad oggetto la sicurezza di una gara di calcio così importante. Ciò detto, la mancata partecipazione del rappresentate della S.S.C. Napoli S.p.a. alla richiamata riunione convocata dall’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive non ha avuto nessun effetto, né mai avrebbe potuto averne, rispetto al provvedimento adottato dal Prefetto di Napoli. La S.S.C. Napoli auspica che per il futuro tali problematiche vengano affrontate con un adeguato anticipo, di almeno 30 giorni, e non solo una settimana prima della disputa dell’evento".