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Juventus, Sarri soddisfatto a metà: “Difficile essere belli contro questo Toro”

Maurizio Sarri è felice a metà, è arrivata la vittoria ma non il bel gioco: “Difficile esprimerci in queste partite ma ho visto cose positive”. Poi il pensiero al faccia a faccia con l’Inter: “E’ la nostra sola rivale? Non mi fido di una classifica in cui mancano ancora 27 partite da giocare. E’ troppo presto”
A cura di Alessio Pediglieri
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Il tecnico bianconero prova ad accontentarsi e lo fa lodando l'avversario granata capace di tenere testa alla Juventus per 70 minuti. Poi il guizzo in area di rigore di de Ligt con l'assist di Higuain ha portato i tre punti pesantissimi per il morale, l'autostima e la classifica. L'Inter viene ricacciata a -2, le distanze ristabilite, la legge del più forte è stata fatta valere.

Un sorriso a metà

Ma non è tutto oro ciò che luccica perché questa Juventus ha ripetuto la partita appannata che si era intravista con il Genoa, dove è mancato il gioco, la lucidità, la serenità dell'ultimo passaggio. Colpa dei tanti impegni ravvicinati, di avversari oramai sempre più determinati a non lasciare nulla davanti ai bianconeri. Eppure si continua a vincere e a marciare a nuovi ritmi da record.

Questo derby era una partita difficile, serviva un livello altissimo di determinazione perché sapevamo che loro l’avrebbero messa sull’aggressività. E’ stata una partita sporca e intensa, quindi non molto adatta alle nostre caratteristiche ma ci siamo adattati  e abbiamo reagito con caratteristiche che non ci appartengono ma che chi hanno permesso di vincere.

Il testa a testa con l'Inter

Per Maurizio Sarri il sorriso c'è (eccome) ma anche un po' di perplessità di fronte ad una prestazione a giri ridotti. In vista del ritorno in Champions League e di una Inter che è sempre lì a forzare il passo, il rischio è di ritrovarsi improvvisamente con una ruota sgonfia e poca benzina in curva. Il lato positivo è che alcuni infortunati stanno tornando, come De Sciglio e Douglas e ciò permetterà maggior turn over e possibilità di scelta.

L’Inter è la nostra rivale? Non credo che una classifica con 27 partite alla fine vada guardata più di tanto in questo momento, anche se siamo in testa. Adesso sono contento di quello che ho visto, la squadra ha reagito nel modo giusto

Da de Ligt a Ramsey, tutti promossi

Poi, un pensiero sui singoli che hanno provato (e alcuni sono riusciti) a fare la differenza

De Ligt ha avuto un inizio difficile, ma dopo 20’ è entrato bene in partita. Il rodaggio per un 19enne è obbligatorio. De Sciglio? Alex nell’ultima aveva dato segni di stanchezza e ho preferito farlo riposare. Bernardeschi è in grado di dare accelerazioni importanti, Ramsey detta maggiormente i tempi"

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