Juventus, Rugani: “Voglio dimostrare di essere all’altezza” (video)
Daniele Rugani si presenta. Il calciatore, neo-acquisto bianconero arrivato dall'Empoli, è pronto per stupire ancora. Dopo la splendida stagione con i toscani, conclusa con una salvezza di squadra ed un record di 38 partite giocate senza ammonizione, il difensore centrale di Massimiliano Allegri si prepara per la sua prima stagione in una grande squadra. Non solo la Juventus: lo voleva anche l'Arsenal in Premier League ma soprattutto il Napoli, dove il tecnico Maurizio Sarri che lo conosce molto bene gli avrebbe affidato le chiavi della retroguardia azzurra. Ma alla fine, nulla da fare: Rugani è arrivato in bianconero.
"Sarri è stato fondamentale per la mia crescita, a livello tattico mi ha dato le basi e sa caricarti. Lo ringrazierò per sempre, ma ringrazio la Juventus che mi ha dato fiducia", ha spiegato in conferenza stampa, la prima da bianconero, "adesso sta a me dare il massimo e ripagarla. Scegliere la Juventus è stato semplice, e sono contento di giocarmela: era la cosa che volevo, anche perché sono juventino dalla nascita ed anche mio padre è sempre stato un tifoso bianconero". Parole che già infiammano la piazza: Rugani è anche un punto fermo dell'Under-21 ed in molti credono che possa essere il futuro anche della Nazionale maggiore, vista anche la sua estrema duttilità.
"Posso giocare sia nella difesa a tre che in quella a quattro, tanto a sinistra quanto a destra", ha spiegato ancora Rugani, che ovviamente non vede l'ora per il suo esordio europeo. "Sono contento di poter giocare in Champions League: la finale l'ho vista e ci ho sperato ovviamente fino alla fine, c'era la possibilità di vincerla soprattutto dopo il pareggio". Personalità forte, e nessun timore reverenziale per Rugani, che sembra avere le idee molto chiare: "Cerco di imparare da tutti, sono venuto qui per mettermi in gioco", ha aggiunto ancora, "credo che difficilmente si ripeterà il mio record di 38 partite senza ammonizione, ma forse fa parte del mio modo di giocare".
