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Juventus-Roma, parla Rocchi: “Ho fatto errori ma nessuno mi ha aiutato”

Il direttore di gara sotto accusa per gli errori commessi avrebbe ammesso a colloquio con il designatore Messina lo sbaglio in occasione del primo rigore sul ‘mani’ di Maicon: “Sul rigore di Maicon ho sbagliato. Mi ha fregato lo spray. Ho visto il segno e ho cambiato idea”. Ma Rocchi resterà a riposo per un paio di turni.
A cura di Alessio Pediglieri
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Una premessa importante: Gianluca Rocchi non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali ma quelle che sono giunte alla ‘Gazzetta dello Sport' sarebbero delle riflessioni che l'arbitro di Juventus-Roma avrebbe rilasciato ai vertici dell'AIA in forma (quasi) privata. Come siano arrivate in rotativa è tutto da capire così come giudicare delle affermazioni che non avranno mai né smentita né conferme. Fatto sta che il direttore di gara sotto accusa per evidenti errori durante la sfida tra bianconeri e giallorossi avrebbe ammesso l'errore in occasione del primo rigore concesso alla Juventus per un fallo di mano di Maicon che sarebbe avvenuto fuori area. Rocchi pare abbia confessato al designatore: "Sì, sul rigore di Maicon ho sbagliato. Mi ha fregato lo spray. Ho visto il segno e ho cambiato idea". Mentre sul resto degli episodi contestati, Rocchi avrebbe ricevuto l'ok del designatore Messina per situazioni al ‘limite del regolamento', quindi opinabili con il senno del poi, mentre in campo avevano una difficoltà decisionale estrema. Ma ciò che fa riflettere maggiormente sarebbe anche l'amarezza del fischietto internazionale, per nulla aiutato dai giocatori in campo.

Calciatori ingrati, un uomo solo a decidere. "Sì, ho commesso degli errori, ma i giocatori in campo non mi hanno aiutato per nulla". Queste sarebbero le parole pronunciate da Rocchi il giorno dopo Juventus-Roma, mentre impazzano le polemiche e le accuse di favoreggiamenti verso i campioni d'Italia e i moviolisti impazziscono sull'interpretazione dei regolamenti, utilizzati ‘pro domo' a seconda che si voglia difendere o attaccare l'arbitro. Parole tutte da verificare ma che nascondo una grande amarezza da parte di un arbitro in evidente balìa degli eventi ma per nulla aiutato dai calciatori in campo e dalle panchine. La ‘sviolinata' di Garcia, le costanti proteste e gli interventi al limite del regolamento, per non parlare degli insulti in tribuna tra giocatori giallorossi e tifosi bianconeri e la vergognosa rissa finale. Tutti elementi che hanno costretto il direttore di gara a dover prendere decisioni, abbandonato da tutto e tutti.

Galeotto fu lo spray, voluto dalla FIFA. Può essere anche vero perché nel corso dei 90 minuti la tensione e la vis agonistica hanno avuto la meglio tra i 22 in campo e non solo. Se si aggiunge un periodo non proprio felice di Rocchi – che era finito qualche giorno prima tra le polemiche in Champions League per essere stato ‘morbido' su un'entrata a gamba tesa di felipe Melo in Arsenal-Galatasaray – e una serie di episodi difficili da interpretare, il gioco (e la frittata) è fatto.  Come in occasione del rigore sul ‘mani' di Maicon: "Mi ha fregato lo spray sull'erba. Ho visto dov'era il segno e ho cambiato subito idea" avrebbe confessato Rocchi senza coinvolgere collaboratori di linea o altri. " Ma ho la coscienza a posto" avrebbe poi aggiunto fugando qualsiasi giudizio di parte a favore del club di Torino.

Due turni di stop, malgrado l'AIA lo giudichi positivo. Perché proprio di questo si tratterebbe, antichi veleni che risalgono a Calciopoli e ancor prima e che si sono concretizzati in 90 minuti che già stan facendo storia. Purtroppo per la Juventus perché fino a quando si è pensato soprattutto a giocare allo JStadium si è assistito anche ad una gara vera, maschia, leale, con due squadre ben messe in campo e che stavano confermando di essere alfiere del meglio del nostro calcio attuale, grazie a due allenatori che si sono confrontati a viso aperto provando a conquistare i tre punti in palio passando per il gioco offensivo e a suon di gol. Poi, la sorte ci ha messo lo zampino costringendo Rocchi a prendere decisioni al limite, entrando nel cono delle accuse e delle polemiche. Adesso, malgrado Messina e l'AIA abbia considerato la sua direzione sufficiente, verrà fermato per un paio di turni. Probabilmente in via precauzionale, per stemperare gli animi e far passare la bufera. Dopotutto è pur sempre uno dei migliori arbitri italiani e un internazionale di livello. E per curarsi l'anima da attacchi oltremodo pesanti: "La cosa che mi ha più ferito sono stati certi commenti: sono diventato un arbitro inadeguato magari per le stesse persone che consideravano sbagliata la mia esclusione dal Mondiale… ".

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