Juventus-Roma 3-2: nella corrida allo JStadium, decisivo Bonucci (foto/video)
La Juventus ha perso la sua imbattibilità stagionale per ben due volte sotto i colpi della Roma ma sono i giallorossi a uscire dallo JStadium con una nuova sconfitta che conferma il Tabù di Torino per i capitolini. In una partita splendida, giocata bene da entrambe le formazioni e in cui è capitato di tutto e il contrario di tutto. Un 3-2 maturato a 4 minuti dalla fine con il gol di Bonucci che ha rotto gli equilibri in campo sul tabellino che decreta solamente i campioni d'Italia da questa sera soli in vetta al campionato con 18 punti dopo 6 gare. La Roma ha giocato bene, a tratti meglio dei bianconeri e alla fine il risultato più giusto sarebbe stato un pareggio. In vantaggio i padroni di casa con Tevez dal dischetto, ha risposto Totti dagli 11 metri prima del vantaggio di Iturbe che capovolge l'incontro. Ci vuole un altro rigore di Tevez per ristabilire le distanze a fine primo tempo. Poi, nel finale convulso, è Bonucci a calciare il gol-partita. Con cui vince la Juventus. Ma anche la Roma che ha tenuto benissimo il campo fino al 90′ e oltre. L'unico che ha perso, questo pomeriggio è stato l'arbitro Rocchi, mai capace di tenere in pungo il match
Primo tempo: quattro gol, tre rigori, un'espulsione
Partita a scacchi: Pirlo da una parte, Iturbe dall'altra. Gioco degli specchi tra Allegri e Garcia, perché la partita era già iniziata ad un'ora dal fischio iniziale con cambiamenti dell'ultimo minuto per scardinare le sicurezze altrui e per trovare la lettura perfetta del match. I bianconeri sfoderano un Andrea Pirlo titolare dal primo minuto puntando sulle geometrie del Professore e rinunciando all'irruenza e alla forza di Vidal. I giallorossi vanno sulla fisicità di Iturbe preferito a Florenzi per il tridente con Totti e Gervinho. ne nasce un match che dal primo minuto viene giocato a viso aperto tra due squadre a tutto campo, in cui non esiste possesso palla ma solo verticalizzazioni e lanci a servizio degli attaccanti. I bianconeri son più quadrati e nel braccio di ferro di chi è più pericoloso vincono nei primii 20 minuti di gioco sfiorando il vantaggio con Marchisio e Tevez. Garcia evidentemente ha chiesto ai suoi tocchi di prima e più ragionamento ma non arrivano rifornimenti in avanti per l'ottima copertura bianconera sulla propria trequarti.
La punizione di Pirlo infiamma la partita. La scelta di inserire a centrocampo contemporaneamente Marchisio e Pirlo mette in difficoltà la difesa giallorossa che spesso si ritrova in inferiorità sotto la pressione bianconera col ‘Principino' che si alterna al Professore sganciandosi in avanti. Al 22′ non è un caso che proprio l'azzurro si fa trovare da solo in area romanista e sbaglia per imprecisione in diagonale vincente sul palo lontano. Garcia chiede agli attaccanti più movimento sulla mediana e a capitan Totti di ripiegare maggiormente. Proprio un rientro del capitano però fa scattare la miccia. Fallo su Pirlo, punizione del Professore e tocco di gomito in barriera di Maicon. E' l'inizio di 5 minuti di follia con il rigore per la Juventus, l'espulsione di Garcia, gli insulti di De Rossi coi tifosi in tribuna. Fino al pareggio dello stesso Totti che prima si procura un rigore per fallo di Lichtsteiner e poi sigla dagli 11 metri il gol del pareggio.
Botta e risposta Iturbe-Tevez, poi l'intervallo. La gara resta accesissima, gli animi sono incandescenti e Rocchi fatica a gestire le emozioni – come dirà poi Tevez a fine primo tempo. Ma le emozioni ci sono ancora e tante perché i giallorossi riescono a capovolgere le sorti di una partita che sembrava aver preso la solita piega pro Juve. Al 44′ Gervinho prende palla e dalla sinistra si infila davanti alla difesa bianconera prima di tagliare per Iturbe che brucia Chiellini e supera Buffon per l'1-2 romanista che ammutolisce lo JStadium. Ma i bianconeri non restano a guardare e passano altri soli 3 minuti che Rocchi si ritrova a fischiare il terzo penalty del match. Ancora per la Juventus per un tocco beffardo di Pjanic su Pogba appena entrato in area. Ancora l'Apache sul dischetto e ancora palla da un lato e portiere dall'altro.
Secondo tempo: ci pensa Bonucci, poi squadre in 10
Occasione Pjanic. Non si cambiano i giocatori in campo se non per Caceres alle prese ancora una volta con problemi muscolari che lo costringono allo stop negli spogliatoi all'intervallo. Per Allegri, la scelta ricade sul solito Ogbonna. Garcia invece non dà disposizioni differenti. Tra i bianconeri però si fa vedere più spesso Paul Pogba che nel primo tempo si era procurato il rigore del 2-2, con azioni personali e tentativo di tiri dalla distanza verso Skorupski. Ma l'occasione migliore ce l'ha la Roma che con Pjanic sfiora il 2-3 con una clamorosa azione che porta il centrocampista libero davanti a Buffon: il tiro però è bruttissimo e invece di infilare la porta vuota, si spegne oltre il secondo palo.
Mossa e contromossa tra Allegri e Garcia. E' la scossa per Allegri che a quel punto cambia le carte in gioco: fuori uno spento Llorente che nel primo tempo non è mai entrato realmente in partita e dentro Morata alla sua prima partita non da cinque minuti finali. Per lo spagnolo un testa fondamentale per convincere il tecnico livornese. Gli effetti stentano a farsi sentire per l'attenta partita della difesa giallorossa che non fa passare uno spillo davanti a Skorupski. Così anche gli ospiti optano per il cambio: fuori lo stanchissimo Iturbe – al rientro dal primo minuto – e dentro Florenzi che si pone sull'out opposto a quello di Gervinho con Totti sempre al centro del tridente offensivo fino al 29′ quando entra Destro. Roma più intraprendente con Gervinho che semina il panico in velocità in area bianconera, Nainggolan che ci prova dalla distanza e un Buffon che è sempre sotto pressione nella parte centrale di un secondo tempo in cui mancano i gol ma non le emozioni. Con l'intenzione di pensare più al risultato che ai nervi scoperti, la gara mantiene un ottimo spettacolo anche nella ripresa e quando Allegri toglie uno stremato Pirlo per Vidal la Juventus guadagna peso a centrocampo.
Bonucci decisivo, ma ancora errore di Rocchi. Non a caso, è la Juventus al 38′ a sfiorare il vantaggio con Alvaro Morata che da centro area prova di testa la frustata decisiva colpendo un clamoroso incrocio di pali. Prima che Tevez provi il tris personale qualche istante dopo. Ma ci pensa Bonucci al 41′ a mettere nel sacco il gol partita con un destro in corsa a fil di palo che supera Skorupski che però nell'occasione era stato disturbato da Vidal in netto fuorigioco.
Espulsi nel finale Morata e Manolas. Gli animi ritornano incandescenti, Rocchi non riesce a gestire l'incontro e al 42′ si vede costretto ad espellere Morata e Manolas che fanno scattare l'ennesima zuffa. Lo spagnolo entra in scivolata con piede a martello vicino alla rimessa laterale, il difensore della Roma cade e si rialza fronteggiando l'attaccante: sportellate e testate con lo stesso Allegri che prova a dividere i due giocatori mentre il direttore di gara alza il rosso diretto. Fino alla fine e anche con le squadre in 10 in uno JStadium che è una bolgia, si suda fino all'ultimo secondo ma è la Juventus a gonfiare il petto e a portarsi a casa tre punti che sanno di potere assoluto.