Juventus-Roma 3-0: Vidal, Bonucci, Vucinic schiantano i giallorossi (foto)
Troppa Juventus per questa serie A. Mentre i bianconeri si stanno ancora leccando le ferite europee in attesa di far cappotto in Europa League con la finalissima allo JStadium, in Italia non c'è avversario che tenga contro i campioni in carica. Che dopo la vittoria perentoria sulla Roma ha ipotecato il terzo scudetto consecutivo, il "trentesimo" o il "trentaduesimo" secondo i due filoni di pensiero post-Calciopoli. Ed è stato un successo schiacciante che ha spinto i giallorossi giù dal dirupo a -8 dalla vetta, un abisso da cui sarà difficile rialzare la testa per guardare in sù. Da oggi, anche la Roma dovrà più guardarsi le spalle dalla rincorsa del Napoli, della Fiorentina e dell'Inter. I sogni di gloria sono rimandati, l'armata di Conte quanto è il momento non sbaglia un colpo e punisce chirurgicamente, spietata. Vidal ha anestetizzato al 17′ del primo tempo le intemperanze giallorosse scesi allo JStadium con l'arroganza e la sfrontatezza di chi voleva giocarsi le proprie carte alla pari. Bonucci ha dato l'iniezione letale al 2′ della ripresa, trasformando la partita in pura accademia e tripudio per i tifosi bianconeri che hanno così corollato al meglio una serata di festa iniziata con gli onori all'ex stella David Trezeguet. Poi, con la Roma ridotta in nove per la doppia espulsione di De Rossi e Castan, Vucinic ha siglato il 3-0 finale che vale la 10a vittoria di fila.
Primo tempo: la Roma gioca, la Juve segna – Inizia senza dubbio meglio la Roma nel catino bollente dello JStadium completamente esaurito per la super sfida della 18a giornata di campionato. Totti si infila nelle maglie del centrocampo bianconero e inventa per i suoi compagni che però stentano a comprenderne le giocate. La squadra di Garcia gioca bene, la Juve attende e Buffon ci mette subito qualche pezza per evitare la prematura capitolazione. Ma se gli ospiti gestiscono le manovre e le trame soprattutto a centrocampo, i bianconeri ordinatamente lasciano che si scarichi la carica di adrenalina giallorossa. E al 17′ arriva puntuale il break bianconero dopo l'inizio giallorosso quasi disarmante. Alla prima vera occasione da gol per la squadra di Conte i Campioni d'Italia non si fanno pregare. Tevez si inventa assistman al bacio e scarta una caramella per Vidal che si fa beffa del fuorigioco della Roma e di De Sanctis infilando la palla vincente con un tocco di genio e astuzia tra portiere e palo. Tanto basta per inclinare il baricentro della partita a favore della capolista e incrinare le speranze romaniste che si riaccendono ad intermittenza e con il tipico furore agonistico di chi sentendosi ferito vorrebbe subito porvi medicamento. La Juventus nel finale di primo tempo ha anche la forza di crescere ancora e mettere in difficoltà la Roma ma prima del fischio di metà partita non arrivano altri gol.
Secondo tempo: Bonucci-Vucinic e i giallorossi si spengono – Nella ripresa non c'è tempo di capire cosa abbiano deciso i due allenatori per i secondi 45 minuti che la Juventus si riporta ancora in vantaggio con Bonucci che sfrutta dopo 120 secondi una punizione sul secondo palo calciata da Pirlo: difesa giallorossa in bambola e il difensore si gode il proprio momento da protagonista ‘ammazza match'. Garcia, come la Roma prova il tutto per tutto e con la forza della disperazione più che della convinzione toglie Dodo per Destro con una squadra fortemente a trazione anteriore. A dare una mano al tecnico giallorosso ci mette lo zampino anche la buona sorte perchè qualche secondo dopo la Juventus perde una delle sue pedine più pericolose, Tevez sostituito da Vucinic. Come ovvio, la Roma inizia un sempre più pressante forcing sulla trequarti ma gli uomini di Conte sembrano giocare a tratti come il gatto fa col topo: lascia il possesso e l'iniziativa agli avversari senza mai renderli pericolosi davanti a Buffon per poi infilarsi in velocità tra le maglie di una difesa che questa sera è apparsa lontana parente di quella meno battuta di tutta Europa. Fino a far saltare i nervi alla Roma che tra il 30′ e il 32′ della ripresa si vede espellere giustamente da Rizzoli, prima De Rossi (per gioco pericoloso da dietro su Chiellini) poi Castan (tocco di mano volontario per evitare il gol). Il successivo 3-0 dal dischetto da parte dell'ex Vucinic chiude un match che ha il sapore di un primo match-ball stravinto.