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Juventus, presentato Higuain: “Con Dybala per vincere la Champions”

Nella presentazione del Pipita le ragioni della scelta bianconera: “Grande progetto, mentalità vincente, società conosciuta nel mondo”. Ma anche l’accusa al patron del Napoli: “Mai avuto un rapporto, è stata una scelta mia ma lui mi ha spinto a farla”. E su Sarri e i tifosi: “Ringrazio il mister, solo parole di stima. Ringrazio anche i tifosi, tre anni stupendi”
A cura di Alessio Pediglieri
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Higuain ha parlato. E ha lanciato la classica sassata che è arrivata dritta fino a Napoli, nella sede del club azzurro sulla scrivania di de Laurentiis. Tra le tante frasi scontate, le risposte preconfezionate di chi non può né vuole urtare più di quanto abbia già fatto una piazza che – voglia o non voglia – dovrà pur incrociare nel corso della stagione, l'argentino si è tolto il classico sassolino che scatenerà una valanga, quando gli si nomina il presidente del Napoli: "Mi ha spinto lui nelle braccia dei bianconeri" il vetriolo servito freddo da parte del Pipita. Che poi sottolinea la grandezza del club bianconero, la mentalità vincente e il tandem che andrà a completare con Paulo Dybala, suo grande amico, già compagno di Nazionale, con cui punterà a conquistare l'Europa.

Una Joya per amico

Le motivazioni per vestire i colori bianconeri sono molteplici ma uno è forse più importante degli altri: cercare di vincere la Champions. E per farlo, Higuain ha scelto di giocarsi le proprie carte insieme all'amico e connazionale Paulo Dybala. Con la Joya ha avuto diversi contatti, prima, durante e dopo le voci che lo volevano vicino ai campioni d'Italia. E Paulo è stato uno dei motivi che lo hanno convinto: "Sì, ho parlato con Paulo, ho un buon rapporto con lui, siamo diventati amici. Mi ha mandato anche un video di benvenuto, quindi mi ha fatto molto piacere. Spero che potremo fare grandi cose insieme, è un giocatore importante per la Juve ed è una ottima cosa averlo in squadra per poter vincere in Europa"

Entrata dura su De Laurentiis: colpa sua

Meno male che vi ha pensato il Pipita a dare un senso alla classica presentazione davanti a stampa e tifosi con domande e risposte telecomandate tra un "a chi vorresti assomigliare tra i grandi del passato bianconero" a "ho scelto la Juve perché è una grande società". Mentre oramai tutti stavano assopendosi alla banalità di rito, è arrivato il fulmine a ciel sereno: "Cosa devo dire dei lamenti del presidente? Nulla: non ho né avevo un rapporto con lui perchè il suo modo di pensare non era il mio. Solo questo. Non posso dire di più, solo che la scelta mia è stata anche perchè lui mi ha spinto a farla. Io adesso sono felicissimo qua e ringrazio la nuova società che ho, lo sforzissimo che ha fatto per me, adesso la mia testa è alla Juventus".

Adesso si attende la risposta del patron degli azzurri che aveva già dato segni del proprio pensiero, tacciando Higuain di tradimento e  di ingratitudine, senza mezzi termini. Ma l'attacco frontale del Pipita ovviamente creerà un'onda d'urto che da Torino rimbalzerà a Napoli per poi propagarsi a macchia d'olio. Per il resto, invece, le classiche dichiarazioni sulla sua nuova città, la squadra, la società e i suoi vecchi tifosi.

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Il saluto ai tifosi napoletani: grazie

"Sono rimasto in silenzio apposta, godendomi le vacanze e riposandomi. Adesso parlo e ringrazio i tifosi del Napoli che con me non hanno mai avuto un problema, mi hanno amato e li rispetto. Ho vissuto tre anni stupendi. Ho letto e visti insulti, capisco che sono arrabbiati ma è stata una scelta mia, per motivi miei, loro non c'entrano nulla".

I motivi della scelta: mentalità vincente

"La Juventus è una grande squadra, ha un grande progetto, è conosciuta nel mondo, ha una mentalità vincente. E' una scelta che dovevo fare. Tutte le persone conoscono la Juve, dai più piccoli ai meno piccoli. E' questa l'importanza di questa squadra, la mentalità che ha, sono queste le ragioni fondamentali".

Il saluto e il ringraziamento a Sarri

"E' stata una scelta mia di stare tranquillo, in silenzio, sfruttando la mia vacanza con la mia vacanza, con i miei amici, non pensare a tutto questo. Ho solo belle parole per mister Sarri, lui è stato un grandissimo allenatore per me, mi ha fatto crescere, gli mando un grande saluto in questo istante. Se è arrabbiato perchè non l'ho chiamato gli chiedo scusa, ma non è stato intenzionale: ho solo parole di ringraziamento per lui"

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