Juventus, Pjanic si presenta: “Indosserò la 5, quella di Zidane”

L'era Pjanic è ufficialmente iniziata alla Juventus, dove il centrocampista bosniaco è stato presentato a stampa e tifosi. Un colpo di mercato impressionante per velocità e tempistiche quello messo a frutto ad inizio estate da Marotta in cui i campioni d'Italia hanno prelevato da una diretta concorrente uno dei giocatori più forti della Serie A. Adesso spetterà a Pjanic ma anche ad Allegri riuscire a quantificare in campo lo sforzo economico sostenuto dalla società. Con l'ex giallorosso, di certo il centrocampo bianconero acquista potenziale maggiore in fase offensiva, anche a livello internazionale.
Per Pjanic l'avventura bianconera è qualcosa di importante. Forse unico, con tutto il rispetto della Roma che lo ha cresciuto e fatto conoscere, il centrocampista adesso pensa e vive solo in bianconero. Soddisfatto della scelta fatta ancor prima di poter capire se sia utile per far vincere altri trofei: "Sono molto contento di essere qui e da alcuni giorni sono a disposizione della squadra per raggiungere grandi obiettivi e vincere titoli. Differenze con la Roma? Sicuramente c'è una differenza tra dove sono stato in passato e dove sono oggi ma già sapevo che società fosse la Juventus prima ed ora ho capito come mai era difficile arrivare davanti".

Una nuova società, una nuova squadra, un nuovo numero di maglia. Pjanic ha scelto che sarà il ‘5' quello che avrà sulla schiena: "la Juventus è una grande squadra composta da grandi calciatori, un gruppo unito che è aperto ai nuovi giocatori. Ho ricevuto tanti messaggi e mi hanno fatto sentire subito il benvenuto. Che maglia indosserò? Ho scelto il numero 5 perchè è un bel numero e lo ha indossato anche il mio idolo Zidane" .
L'addio a Roma non è stato tra i più semplici. Pjanic era entrato nei cuori dei tifosi giallorossi e vederlo partire per Torino sponda juventina è stato considerato una sorta di tradimento: "Quando ci sarà Roma- Juve sarò ovviamente contento di ritrovare tanti amici perché ho passato cinque anni bellissimi in quella città e con quella società. Lo so, sarò fischiato dall'Olimpico ma io sono contento e sarò contento di ritrovare la Roma. L'addio non è stato traumatico, prima di firmare ho parlato con Spalletti e ho mandato un messaggio a Totti e De Rossi. I compagni erano dispiaciuti però mi hanno fatto i complimenti perchè andavo in una grande società. La Juve mi ha sempre seguito, per me non c'era altra scelta che fare un passo avanti. ".