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Juventus: nel segno di Buffon, semplicemente il numero uno (foto)

Con la parata su Denis dal dischetto ha sancito la vittoria bianconera di Bergamo permettendo alla Juve di agguantare la Roma in vetta al campionato. Non succedeva dal 1998/1999, dai tempi del Parma (450′) che la porta di Buffon restasse inviolata nelle prime 5 giornate di campionato.
A cura di Alessio Pediglieri
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All'anagrafe ha 36 anni ed è uno dei più anziani giocatori in circolazione. Insieme all'altro ‘anzianotto' della nostra Serie A, Francesto Totti, compagno di mille avventure in Nazionale, che oggi ha soffiato 38 candeline. Ma non chiamateli ‘vecchi' perché si potrebbero offendere visto che ogni volta che scendono in campo si dimostrano sempre affidabili, pronti e – come è accaduto nel 3-0 della Juventua all'Atalanta – anche decisivi. Perché il rigore parato a Denis da parte del numero 1 della Juve e della Nazionale ha un valore immenso che ha permesso ai bianconeri di chiudere con un successo rotondo una gara che poteva riaprirsi e complicarsi. E così, mentre l'Italia è sempre alla ricerca di un nuovo "Buffon", il ‘vecchio' Buffon è sempre lì, titolare, tra i migliori, ricordando che c'è ancora posto per lui, non solo nella Juventus ma anche in Azzurro visto che l'obiettivo del Mondiale 2018 non è un miraggio, se continuerà su questi livelli. Non succedeva dal 1998/1999, dai tempi del Parma (450′) che la porta di Buffon restasse inviolata nelle prime 5 giornate di campionato.

Applausi da tutti, suo l'intervento decisivo a Bergamo. Ha ricevuto elogi da tutti: da Tevez che lo ha insignito ancora una volta a portiere più forte del mondo e dal proprio allenatore, Max Allegri che l0 aveva apprezzato prima da avversario, ora da tecnico perché la chiave di volta nel successo di Bergamo è arrivato proprio con la parata sul rigore di Denis quando il match era ancora fermo sullo 0-1. Un tuffo che è valso un gol non soltanto perché sul proseguo dell'azione Tevez ha realmente siglato il raddoppio quanto perché quella parata ha avuto un significato concreto. Ha detto bene Allegri a fine gara ricordando che la grandezza di Buffon sta nell'effettuare una sola parata in tutti e 90 minuti, ma decisiva.

Para-rigori da sempre. Dopotutto, non è una novità. Se questa Juventus oggi è l'unica formazione di Serie A ad essere ancora imbattuta dopo 5 giornate di campionato (sei se si conta il turno di Champions contro il Malmoe) qualcosa vorrà pur dire. Solidità difensiva, centrocampo che arretra e chiude meglio. E da questa sera anche la certificazione di un Buffon in porta, tornato a livelli super, quelli precedenti alla brutta parentesi dei dolori alla schiena che avevano fatto pensare non più tardi di quattro stagioni fa ad una parabola discendente della sua carriera. E invece, ancora una volta eccolo, protagonista andando a parare il suo 21simo rigore sui 75 subiti fin qui in carriera. Una percentuale del 27%, in sostanza poco meno di uno ogni tre, altro dato da non dimenticare in questa Juve dei record.

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