Juventus-Napoli, sfida a suon di record tra Buffon e Reina
Juventus-Napoli tante storie in una, tanti protagonisti in un match. Una sfida-scudetto dal sapore antico con Gonzalo e Paulo lì dove un tempo c'erano Diego e Michel: giocatori diversi dai loro predecessori, ma ugualmente capaci di far sognare milioni di tifosi e appassionati. Non sono i soli, perché alle loro spalle possono contare su un cast di supporto di primissimo piano che finora ha contribuito a fare il vuoto in campionato e a be figurare anche in Europa (in Champions i bianconeri ora agli ottavi, in Europe League i napoletani passati ai sedicesimi). Un cast che ha nei portieri le pietre angolari sulle quali poggiano le ambizioni scudetto delle due piazze.
Gianluigi Buffon da una parte, Pepe Reina dall'altra. Italia contro Spagna, classe '78 il primo, di quattro anni più giovane il secondo (anche se a vederli così non si direbbe, forse per la testa lucida o il fisico meno slanciato dello spagnolo), vincenti nati, guasconi, caratteriali, di grande temperamento, dotati di leadership naturale e capacità di farsi ascoltare, anche senza urlare (quando non serve), tra le mura dello spogliatoio e nel rettangolo verde. Tra i punti in comune anche quello determinato dall'elemento statistico di essere tra i meno battuti della serie A.
Le medie-voto di Reina (più in alto) e Buffon (fonte: Gazzetta dello Sport)
Quattordici gol subiti per Buffon in 23 gare e 2179 minuti, 19 in 24 e 2277′ per Reina. Stessa media voto (6.17, fonte Gazzetta), di poco superiore la fantamedia dello juventino, pari a 5.5 contro il 5.35 del napoletano. Ad accomunarli la circostanza di non aver ancora parato un calcio di rigore quest'anno e due reparti difensivi che hanno saputo cementarsi nelle difficoltà: i bianconeri in un inizio stagione piuttosto complicato (cinque punti dopo sei gare), i partenopei dopo l'ultima stagione con Benitez in cui avevano incassato più di 50 gol, ma con Pepe a Monaco. Insomma i presupposti ci sono tutti. Buffon e Reina scaldano i guantoni e si preparano ad essere decisivi: la sfida-scudetto passerà anche dalla loro capacità di superarsi contro due attacchi tra i migliori d'Europa.