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Juventus-Napoli, la sfida infinita. E quella punizione di Diego è (ancora) da brivido

Sivori, Altafini, Maradona e Platini: l’eterno duello tra ‘Ciuccio’ e ‘Vecchia Signora’ attraversa i tempi fino ai giorni nostri con Higuain e Dybala protagonisti della lotta scudetto.
A cura di Alessio Morra
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Juventus e Napoli dopo quasi trent’anni tornano a lottare fianco a fianco per lo scudetto. Queste due squadre, divise da una forte rivalità, nella loro storia, pur non combattendo spesso per il titolo, in molte occasioni hanno dato vita a partite memorabili. E' stato così fin dagli Anni Cinquanta quando i protagonisti erano Vinicio, Jeppson, Charles e Sivori, uno dei tanti ad aver vestito entrambe le maglie. Naturalmente si ricordano soprattutto le sfide tra Michel Platini e Diego Armando Maradona, e le loro gesta cercheranno di emularle i due numeri nove argentini Paulo Dybala e Gonzalo Higuain.

Dal battesimo in Serie A al battesimo del San Paolo

Juventus e Napoli sono legate sin dalla notte dei tempi. Perché il 6 ottobre 1929 bianconeri e azzurri si affrontarono a Torino nella prima giornata del primo campionato a Girone Unico di Serie A. La Juve vinse per 3-2 e il primo gol della storia juventina lo realizzò, suo malgrado, un calciatore del Napoli, tale Biagio Zoccola. A Torino per anni le partite furono a senso unico. Il Napoli riuscì a vincere per due volte consecutive nel ’56 e nel ’57, la prima sfida fu decisa da Jeppson, acquisto milionario del presidente Achille Lauro. Mentre nella seconda fu protagonista il portiere Bugatti, che giocò nonostante un febbrone. E a proposito di portieri per quattro volte nelle sfide tra Juventus e Napoli due dei fratelli Sentimenti difesero i pali delle rispettive squadre.

Alla fine degli Anni Cinquanta il Napoli vinse altre due partite a modo loro storiche. La prima disputata nel vecchio ‘Collana’ nell’aprile del 1958, finì 4-3. L’arbitro Concetto Lo Bello decise di far svolgere la partita con un numero elevatissimo di spettatori a bordo campo, che furono fatti scendere dalle tribune per evitare un eccessivo affollamento. Mentre il 6 dicembre 1959 la Juventus fu la prima squadra ospitata al San Paolo, il Napoli festeggiò il nuovo impianto vincendo per 2-1.

Si lotta per il titolo

Tra gli anni Sessanta e Settanta la Juventus ebbe vita facile con il Napoli, con cui perse pochissime volte. Ma nel 1975, sorprendentemente, le due squadre si giocarono il titolo. Eppure dopo il pesante 6-2 con cui i torinesi si imposero al San Paolo (segnarono Altafini, Bettega, Causio e Oscar Damiani) in pochi potevano immaginare che nel return match ci fosse in palio lo Scudetto. Il Napoli di Vinicio con Juliano risponde a Causio e cerca il successo che però non arriva. Due ex partenopei condannano gli azzurri: Dino Zoff, che protegge, e Altafini, che firma il gol del 2-1.

Maradona e Platini

Poi arrivano Platini e Maradona. Già prima dell’arrivo di ‘Le Roi’ la Juve era fortissima, poi con il magico francese divenne dominante anche in Europa. Le sfide con il Napoli divennero d’elite quando arrivò Maradona. L’argentino contro la Juve realizzò uno dei suoi gol più famosi, quella punizione dall’area di rigore che gelò Tacconi in una plumbea giornata di novembre. A Torino sotto gli occhi dell’avvocato Agnelli il Napoli riuscì a vincere dopo quasi trent’anni il 9 novembre 1986. Quel 3-1 lanciò i partenopei verso il primo storico Scudetto, l’anno dopo un 3-1 per la Juve (segnò Ian Rush!) diede il via alla crisi degli azzurri, poi superati sul filo dal Milan di Sacchi. Nella stagione 88/89 il fattore campo saltò in campionato. Careca fu il protagonista di un incredibile 5-3 a Torino, mentre Laudrup si prese la copertina al ritorno in un fantastico 4-2. In quell’anno Juve e Napoli si sfidarono anche nei quarti di Coppa Uefa. La squadra all’epoca guidata da Dino Zoff vinse 2-0 in casa, un risultato che pareva rassicurante. Nel ritorno dopo i supplementari il Napoli passò con un roboante 3-0. Il Napoli poi vinse il trofeo, la Juve se lo aggiudicò l’anno successivo. Nella Primavera del 1990 il Napoli con una doppietta di Maradona vinse 3-1 sulla Juve e pose le basi per il secondo Scudetto.

Lippi sbaglia panchina

Poi per diciassette anni il bianconero diventa un tabù all’ombra del Vesuvio. Cannavaro, come Ciro Ferrara, fa il suo esordio in Serie A in uno Juventus-Napoli (segni del destino). Marcello Lippi passò nel 1994 da una squadra all’altra e quando tornò al San Paolo, alla terza giornata di campionato, si accomoda sulla panchina sbagliata e si accomoda su quella del Napoli. Il tecnico dei partenopei, Guerini che durerà pochissimo, forse capì che la panchina era traballante. Quella partita finì 2-0, Del Piero realizzò il primo gol alla ‘Del Piero’. Le due squadre si affrontarono anche in Serie B! La Juve chiude al primo posto, il Napoli al secondo. In quell’anno parte la ricostruzione di entrambe le squadre.

Il Pocho, Cavani e l’imbattibilità

Nel 2007 dopo 17 anni e mezzo i partenopei riescono a battere 3-1 la Juve, che al San Paolo perderà per quattro volte consecutive. Mazzarri si presenta vincendo a Torino 3-2, in rimonta nel 2009. Cavani realizzò una tripletta in un 3-0 d’inizio 2011. In quegli anni generalmente anche Hamsik e Lavezzi si divertivano contro i bianconeri. Nel novembre 2011 la Juve di Conte Conte pareggia al San Paolo, rimontando nel finale con Estigarribia e Pepe, e così mantiene l’imbattibiltà, in un annata indimenticabile.

Il Pipita e Pogba

Nell’ottobre del 2012 Juventus e Napoli sono appaiate al vertice dopo sette giornate, allo ‘Stadium’ si gioca dopo venticinque anni una sfida Scudetto, decisa da Caceres e da un giovane poco conosciuto praticamente all’esordio Paul Pogba. Il francese farà gol al Napoli anche l’11 gennaio 2015, il giorno in cui i bianconeri tornano a vincere al San Paolo dopo quindici anni, segna pure Caceres. Quella partita è passata alla storia anche per l’ingresso in campo da brividi delle due squadre accompagnato da ‘Napul’è’, suonata per omoaggiare Pino Daniele. Brividi veri. All’andata quest’anno è finita 2-1. La squadra di Sarri passa con un bel gol di Insigne, poi nella ripresa raddoppia Higuain, che sfrutta un errore colossale di Hernanes, Lemina accorcia. Sabato 13 febbraio allo ‘Stadium’ ci sarà l’ennesimo capitolo di Juventus-Napoli, che questa volta si giocano lo Scudetto.

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