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Juventus-Napoli, il botta e risposta tra Insigne e Chiellini accende la sfida

Il difensore bianconero e l’attaccante azzurro si ritrovano di fronte dopo le dichiarazioni dello scorso anno. “Sono abituati a perdere le finali”, disse Insigne dopo la vittoria di Torino. “Noi le finali le perdiamo, perché le giochiamo. Altri escono prima. Ci vuole rispetto, a volte bisogna chiedere scusa quando si sbaglia”, rispose Chiellini.
A cura di Alberto Pucci
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Juventus-Napoli non è una partita come le altre. Da qualche anno a questa parte, la sfida tra bianconeri e azzurri è infatti molto più sentita di altre grandi classiche: questo perché la squadra partenopea è stata l'unica a mettere davvero in difficoltà la formazione di Massimiliano Allegri. Nella scorsa stagione, ad esempio, la vittoria di Insigne e compagni a Torino accese l'appassionante corsa scudetto: un testa a testa che si giocò anche fuori dal campo con dichiarazioni al vetriolo.

A margine della partita dello Stadium, vinta dai ragazzi di Sarri grazie alla capocciata di Koulibaly, Lorenzo Insigne gettò benzina sul fuoco e si divertì a sfottere gli eterni rivali: "La Juventus ha giocato come se fosse una finale di Champions League e infatti l'ha persa. Sono abituati". Parole che ovviamente non fecero piacere ai tifosi juventini e a qualche componente della rosa di Allegri. Sfottò che anche oggi, a distanza di mesi, scalda gli animi delle due tifoserie.

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Le risposte di Chiellini e Buffon

Qualcuno si legò al dito la dichiarazione dell'attaccante napoletano e, a margine della festa per il settimo scudetto consecutivo, rispose a tono all'avversario. "Noi le finali le perdiamo, perché le giochiamo. Altri escono ai sedicesimi o agli ottavi – rispose Giorgio Chiellini – Ci vuole rispetto, a volte bisogna chiedere scusa quando si sbaglia. E così non è stato, per cui è giusto mettere i puntini sulle i".

Non fu solo il "Chiello" a rispedire al mittente lo sfottò partenopeo. Anche lo stesso Gigi Buffon, nel giorno del suo addio ufficiale alla società piemontese, si tolse il sassolino che teneva nella scarpa da settimane: "Se c’è una cosa che non devi toccare alla Juve è l’orgoglio – spiegò l'attuale portiere del Paris Saint-Germain – Adesso noi siamo qui a festeggiare e altre persone sono a casa più tristi di noi".

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