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Juventus-Milan, quando un pareggio vale una vittoria (per entrambe)

Tutti in piedi ad applaudire! La prima semifinale di Coppa Italia, tra bianconeri e rossoneri, ha dato risposte incoraggianti. Una partita di calcio riesce ancora divertire ed emozionare.
A cura di Alberto Pucci
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Juventus-Milan

Sfida infinita. Come per tutte le cose belle, purtroppo, c'è un inizio ma c'è anche una fine, e pazienza se i titoli di coda sono arrivati al centoventesimo minuto. Anzi, avremmo voluto non arrivassero mai. Avremmo voluto avere la possibilità di mettere in pausa i ventidue in campo e lasciar decantare ogni singola azione, oppure riscrivere le regole, come facevamo da bambini, e "rigirarle" a modo nostro, procrastinando il triplice fischio finale a "data da definirsi". Come una vecchia pubblicità che suonava forte, un tempo, a San Siro: siate felici anche se la vostra squadra ha perso. Ora che la musica è finita, e la gente se n'è andata, rimane comunque un'eco straordinario nell'aria: Juventus-Milan ha fatto rumore, e lo ha fatto non per le stupide polemiche dei giorni scorsi. Lo ha fatto per lo spettacolo straordinario visto in campo. Un mix di emozioni forti, d'altri tempi, dove c'era solo un obiettivo: giocarsela a viso aperto e vincerla! Il pareggio finale, ha il gusto della vittoria per entrambe ed è stato il miglior digestivo dopo l'indigestione di bordate mediatiche, e non, partite dal famoso gol fantasma di Muntari al Meazza.

Del Piero

Meglio di così non poteva andare – La semifinale di ritorno tra Juventus e Milan ha offerto emozioni forti ed ha ridato senso ad una Coppa Italia da sempre bistrattata e snobbata da tutti. Bella, bellissima la partita dello Juventus Stadium. Antonio Conte e Massimiliano Allegri, alla fine, hanno vinto tutti e due e, come due pesi massimi convinti della loro forza, sono scesi in campo ed hanno "picchiato" a turno (metaforicamente" parlando), approfittando della guardia abbassata dell'avversario. Altro che catenaccio e strategie difensive portate all'eccesso: volevano la finale e la volevano a tutti i costi.

Tante partite in una sola – La prima, durata poco più di venti minuti con il Milan a comandare il gioco e a rendersi pericoloso con Ibra, Thiago Silva e Seedorf. La seconda, cominciata con il gol di Del Piero, con i bianconeri a mettere alle corde l'avversario, stordito dalla rete, e poi l'inizio ripresa con il pareggio milanista, la parte finale con il vantaggio di Maxi Lopez, fino ad arrivare all'epilogo dei supplementari con i giocatori, stremati, che faticavano a reggersi in piedi. Divertimento allo stato puro, altro che l'abituale noia del solito match di Coppa Italia dove le squadre, farcite di riserve, faticano anche a scendere in campo talmente stanche di una competizione che, a prescindere, avrebbe bisogno di essere "rivisitata" e resa più appetibile.

Antonio Conte

Il passaggio del turno vale tanto per la Juventus – Vale per la finale conquistata, ovviamente, ma vale anche per tutto ciò che vedremo in campionato da quì in avanti, perchè il duello continuerà, incerto e bellissimo, sino alla fine: statene pur certi! Conte cercava risposte e conferme: ebbene, le ha ottenute. La vecchia Signora c'è, ed è al livello del Milan. Hanno risposto presente anche alcuni giocatori, Vucinic su tutti, bistrattati da critica e tifosi. Impressionante il gol del montenegrino. Una rete, la terza nelle ultime quattro partite, che ha messo un freno al brusìo delle tribune torinesi ed ha staccato il biglietto per la finalissima.

Anche il Milan può sorridere – Nonostante Galliani avesse cinquettato proclami di vittoria e di triplete, alla fine è arrivato un pareggio che, in realtà, vale quanto il segno 2 in schedina. Massimiliano Allegri, infortuni a parte, può dirsi contento di come è andata la trasferta in Piemonte e della dimostrazione di forza offerta in campo. Tutto sommato, se vogliamo trovare una consolazione al Diavolo, alla fine dei 90 minuti il tabellone luminoso scriveva "Juventus 1 – Milan 2". Sarebbe stata la prima sconfitta bianconera stagionale! Ora sotto con la Roma, prossimamente di scena a San Siro e soprattutto con il Barcellona di Leo Messi: due impegni che andranno affrontati con lo stesso spirito e la stessa grinta, anche se le tossine della semifinale di Coppa Italia, si faranno sicuramente sentire. Il tecnico livornese riuscirà a recuperare qualche infortunato per questo doppio impegno? Difficile dirlo. L'unica risposta certa è che il Milan di ieri sera ha messo in luce Mesbah e Maxi Lopez: due giocatori sui quali Allegri potrà contare, in attesa che l'infermeria si svuoti.

Maxi Lopez ed Inzaghi

Alex e Pippo – Tra le tante “facce” viste ieri sera in campo, ne scelgo due su tutte. Due volti, scavati dal tempo che, probabilmente, non vedremo più in campo con queste maglie e che hanno segnato la storia di questi due prestigiosi club: quelle di Alessandro Del Piero e di Filippo Inzaghi. Un tempo amici (?) e compagni di squadra, ora avversari costretti a partire dalla panchina. I loro sorrisi e le loro smorfie dettate dalla fatica, rimarranno impresse nei ricordi di tutti i tifosi italiani. Uomini e giocatori come loro, purtroppo, non sono clonabili!

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